Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Valore della carta da lettere con logo impresso in rilievo a secco

 

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Il destino mi ha affidato questo Nome:
Sergio Bianco.
Bianco è il foglio all’inizio del progetto,
schermo o quadro vergine che sia.
Bianco è il nome della Grande Montagna,
il ghiacciaio che vedevo specchiarsi
nel lago d’Arpy quando, da piccolo,
andavo con la famiglia in Val d’Aosta.
Bianco è il grande ghiacciaio
che ho attraversato
a bordo di una spettacolare funivia
composta da tre piccole cabine rosse:
un viaggio che mi ha fatto comprendere
la meraviglia della natura
e il desiderio di lasciare il segno
dato che la vita, unica e irripetibile
è sospesa a un filo.
Bianco è il nome che sento con fierezza.
È un onore conferito dall’alto,
una grande responsabilità
connessa a purezza, altezza e integrità.
Nella mia carta personale
il logo appare naturalmente senza colore,
impresso in rilevo a secco.
Due matrici d’acciaio,
maschio e femmina,
combaciati ad arte
con amore e conoscenza,
danno vita al rilevo su carta
operando contemporaneamente
sul fronte e sul retro del foglio stesso.

La composizione del nome
e del cognome è simmetrica.
Il font è disegnato su misura
con tecnica vettoriale
equilibrando in modo opportuno
la distanza tra le lettere.

Oggi, che si comunica in modo veloce
con messaggi, sms e vocali,
la carta da lettere costituisce,
nella mia visione,
un pilastro fondamentale della comunicazione.

Il mio foglio misura mm 210×297.
Quando è piegato in tre parti
lo inserisco nella busta mm 220×110
stampata anch’essa in rilievo a secco
su carta coordinata.
La parte superiore della carta da lettere
è dedicata all’intestazione,
e al logo che, come dicevo,
è costituito da nome e cognome
espressi in rilievo a secco.
La parte inferiore è dedicata ai dati tecnici
alla data e alla firma autografa.
La parte centrale (mm 210×100)
è dedicata al messaggio
che si svilupperà
in dodici righe, al massimo.
In quello spazio così concentrato
ogni parola sarà impeccabile.
La piegatura del foglio
non disturberà il messaggio centrale.
Il blocco di testo non supererà
l’altezza di mm.80.

Il messaggio racchiuso nella busta
colpisce al cuore
contiene il suono e il frusciare della carta
e l’anima di chi scrive.

Con una lettera di classe arrivi ovunque,
saltando ogni intermediario
proprio perché quasi nessuno
utilizza oggi questo mezzo così raffinato.

Riguardo alla realizzazione
della mia carta intestata
mi sono affidato a Bernardo Guercio,
amico e maestro dell’arte calcografica
con laboratorio sul lago di Garda.

Concludo con un avvertimento importante.
Questi vettori di bellezza e di stile
non servono a nulla
se chi scrive non è in grado
di comporre un pensiero,
di parlare con il cuore
e di esprimersi in modo personale
senza utilizzare frasi di altri.
Il settimo codice Logogenesi
è la coerenza.
Di conseguenza,
il messaggio funziona quando chi legge
sente la tua voce
e chi non ti conosce ancora
viene stimolato dal desiderio di conoscerti
per creare affinità elettive.

Sergio Bianco Logogenesi

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Un pensiero riguardo “Valore della carta da lettere con logo impresso in rilievo a secco”

  1. Nicola Pisani ha detto:

    Cinque sensi in un foglio unico.

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