Il terzo occhio: fiocchi di neve nel quadrante del tempo
Il terzo occhio:
fiocchi di neve nel quadrante del tempo.
Tra il 31 dicembre 2018
e i primi giorni di gennaio 2019
ho dipinto questo quadro
costruito, in senso ampio,
con metodo Logogenesi.
Titolo dell’opera: il terzo occhio.
Acrilici su tela cm 120×80.
Ho diviso il quadro in due parti:
aria di sopra e acqua di sotto.
Le altezze dell’aria e dell’acqua
sono nel rapporto aureo 1,618.
Al centro della zona d’aria
è posizionato l’occhio del celeste voliero
che vola da sinistra a destra.
Al centro della zona d’acqua
è posizionato l’occhio del riflesso
che procede da destra a sinistra.
Il riflesso è disegnato in prospettiva,
più schiacciato in senso verticale,
così come accade in natura
quando un soggetto si specchia sull’acqua.
I due occhi, centri delle rispettive spirali,
sono posizionati sulla linea mediana del quadro.
L’occhio superiore
è il centro del cerchio.
La distanza
tra occhio superiore e occhio inferiore
è il raggio del cerchio stesso,
tracciato in modo ideale.
Il paesaggio è invernale, silenzioso, senza colore,
con atmosfera di neve.
Le ore del quadrante del tempo
sono fiocchi di neve più pronunciati
che segnano le ore visibili.
(Nella tela originale sono punti bianchi
in notevole rilievo mentre nella foto
si percepiscono appena…)
In senso orario: 2,3,4,5,6,7,8,9,10.
Il punto azzurro, colore unico,
coincide con le ore 3.
Il punto azzurro è il terzo occhio
ovvero la nostra capacità di immaginare
e di andare oltre tempo e spazio.
Il terzo occhio
è oltre la presenza fisica del celeste voliero
ed è anche staccato
dalla sua capacità riflessiva.
Eppure, grazie al cerchio del tempo
è anche magicamente connesso ad entrambe.
Questo equilibrio è il mistero
che lascia spazio
alla libera interpretazione di ognuno.
Il terzo occhio non contempla, crea: trasforma il tempo in visione e i fiocchi di neve in eternità.