Tabacchiera. La pesca è buona: si può trovare un nome più fresco?
Nel dominio dei dolci,
uno dei nomi
più appetitosi e memorabili
è il Tiramisù:
la consolazione più buona da gustare
in ogni circostanza della vita.
Nel dominio della frutta
e, in particolare,
nel mondo saporito e vellutato della pesca,
chi ha inventato e diffuso
il nome “Tabacchiera”
non ha dimostrato di essere un genio
del marketing e della comunicazione.
La qualità della pesca non si discute,
il Nome invece si.
Mangiare due tabacchiere,
idealmente,
è come fumare due pacchetti di sigarette
al punto che,
nel sacchetto del fruttivendolo
dovrebbe apparire la scritta
”digli di smettere”.
Smettere di diffondere
nomi simbolici così depotenzianti,
naturalmente.
Il tabacco,
per gli intenditori di un tempo
aveva un profumo apprezzabile
e perfino uno stile.
Oggi il tabacco è associato al fatto
di essere dannoso alla salute.
Lettere a caratteri cubitali
e messaggi visivi crudi e drammatici,
inseriti per legge sul prodotto,
ricordano al consumatore
che il tabacco fa male.
Non a caso, come ho notato da tempo,
la grande T nera, insegna dei tabaccai
evoca un segnale automobilistico e di vita
molto eloquente:
strada senza via d’uscita.
La tabacchiera oggi,
per la maggior parte delle persone
è percepita come un concentrato
malsano e impuro,
attributi contrari alla freschezza.
La tabacchiera appare quindi,
nei reparti di frutta e verdura,
con la frequenza negativa del suo nome
inquinando la freschezza
di fragole innocenti,
mirtilli puri
e mele senza peccato.
Probabilmente,
chi ha inventato la tabacchiera
ha lanciato anche la ciabatta,
altro nome sciatto e maleodorante
insinuato comodamente
nelle boutique del pane,
ovvero i fornai.
Così funziona la mente umana.
Il cervello reagisce con associazioni continue,
stimoli, sinapsi e connessioni
che scattano in modo consapevole
oppure a livello inconscio.
Qualcuno obietterà
sulle mie considerazioni dicendo:
“Sì, però….
(esordio classico di chi non vuole ascoltare)
Sì, però quelle pesche le vendiamo”.
Vero.
Vero anche che un altro nome,
purché contrario ed opposto al primo,
porterebbe a un aumento esponenziale
delle vendite e soprattutto
della percezione appetitosa
di un prodotto così saporito.
Per lo stesso semplice principio
la Signora Scicolone
ha raggiunto il successo
anche grazie ad un nome più affascinante
coniato su misura per Lei:
Sofia Loren.
Sergio Bianco, Logogenesi
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Nella danza del linguaggio, attribuire il nome impeccabile è l’arte che incanta l’animo e conferisce nobiltà alla comunicazione