Simbolo dell’unicorno: solo la Vergine riesce ad avvicinarlo.
L’unicorno, detto anche liocorno,
oppure leocorno,
è una figura mitologica
formata da un cavallo bianco
con corno centrale sulla fronte,
coda di leone e zoccoli bipartiti.
Il corno presenta
un caratteristico avvolgimento a spirale.
Grazie all’incanto
della sua apparizione,
bagliore candido
nel cuore della foresta,
l’unicorno è connesso
all’idea della purezza.
Tale purezza è consacrata
e potenziata dalla convinzione
che l’unicorno possa essere avvicinato
solamente da una Vergine
nel cui grembo egli trova, con fiducia,
rifugio e protezione.
L’unicorno ha il potere
di eliminare i veleni dalle acque.
Nella leggenda,
gli altri esseri, uomini e animali,
attendono la sua venuta
e la sua azione purificatrice
prima di abbeverarsi.
Lo scrittore greco Ctesia,
vissuto tra il quarto e il quinto secolo a.C,
nei suoi testi sull’india,
descrive un animale simile.
Forse, in origine,
si trattava di un rinoceronte bianco
trasformato in unicorno
grazie alla forza della suggestione
dell’immaginario collettivo.
Il liocorno campeggia
negli stemmi araldici
degli Estensi, a Ferrara
e dei Borromeo, a Milano.
Il Leocorno, nel nome e nel segno,
rappresenta una delle contrade
del Palio di Siena.
Restando in terra Toscana,
domani scriverò di un mestiere
nobile a antico.
L’unicorno, nella visione Logogenesi,
è il simbolo che meglio lo identifica.
Le leggende sono silenziose.
Sono sempre gli altri a parlarne
con parole radenti di luce e di ombra
così da preservarne il mistero.
Sergio Bianco #logogenesi
Concetti di purezza e protezione, spunti di riflessione, cultura, mito e immaginario collettivo.