Ridicolo, contrasto, celebrazione. Le tre fasi del successo.
La tour Eiffel, inaugurata nel 1889
è il monumento più visitato al mondo.
Eppure, all’inizio, non ha avuto
l’approvazione di tutti.
Alcuni parigini la chiamavano
l’asparago di ferro.
Paul Planat,
direttore della rivista di architettura
La Construction moderne, la definì
“un’impalcatura di sbarre e di ferro angolare,
priva di senso artistico,
dall’aspetto incompiuto e orribile”.
Che dire?
Bravo Paul!
La persona che infrange una regola,
qualsiasi essa sia,
connessa a un’abitudine,
un’azione, un pensiero,
una forma d’arte,
pittorica, letteraria o architettonica,
inizialmente appare come ridicola.
Poi viene contrastata con forza.
E infine viene celebrata
grazie al consenso dei semafori verdi
che regolano e programmano
i flussi dell’affermazione.
A quel punto l’intuizione,
in origine visionaria o rivoluzionaria,
viene considerata ovvia
e di conseguenza, sarà copiata,
fino a determinare
un nuovo ordine
da infrangere con la solita procedura:
ridicolo,
contrasto,
celebrazione.
Sergio Bianco
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