Il parco di divertimenti, di divertimenti è parco.

Il parco di divertimenti,
di divertimenti è parco.

Questa frase appare nel libro
” il custode dell’angelo”.
Quando ho scritto questo libro,
non l’ho capito.

Poi l’ho riletto
e ho intuito
che c’era qualcosa di buono,
ma ugualmente non l’ho capito.

L’altro giorno l’ho riletto,
dodici anni dopo la pubblicazione,
stampata in modo autonomo,
e ho finalmente compreso
cosa volevo dire
inserendo tre strati narrativi
che sembrano confondere il lettore
ma che, in realtà,
spiegano perfettamente
la dimensione triplice della storia
che si svolge nel cielo delle nuvole,
nell’oblò della lavatrice
e sul magico campo da tennis.

Ora penso che ” Il custode dell’angelo”
sia un libro che valga la pena leggere.

In libreria non c’è,
alcune copie le ho qui con me:
la copertina è contrassegnata
da un punto di colore
che ho apposto personalmente
col pennello
sulla copertina arancione.

Il parco di divertimenti,
di divertimenti è parco.

Non amo la costruzione forzata
delle barzellette
cosi come i parchi di divertimento,
generalmente, non mi divertono.

Disneyland sorge vicino a Parigi
dove è stata combattuta
la più sanguinosa battaglia di trincea
della prima guerra mondiale:
la battaglia della Marna.

Cadaveri infangati
trafitti da baionette
girano nelle giostre di Topolino.

Il parco di divertimenti,
di divertimenti è parco.

Amo le battute improvvise,
l’umorismo di strada,
la forza della non gravità,
le bici posteggiate sui campanili,
il buon umore nell’inconveniente,
il sorriso nel dramma,
la bellezza  che fiorisce nel fango,
il caso sincronico,
alberibelli,
l’arte di inventare il gioco.

Mi piace pensare
che ci sia
una continuità evolutiva
tra l’arte di inventare il gioco
e la capacità di creare Impresa
grazie a visione e valori
semplici e profondi.

Anche Tu, nel tuo piccolo,
con i gesti quotidiani,
con la tua Impresa,
puoi essere custode dell’angelo.

Sergio Bianco #logogenesi