Osteria Francescana. Il pane è oro. Il silenzio anche.
Consacrato a pieno merito
tra i migliori ristoranti del mondo,
brillano le tre stelle Michelin
dell”Osteria Francescana
di Massimo Bottura,
lo chef che vede la tradizione
a dodici Km di distanza,
la cucina come racconto
del paesaggio italiano
e certa arte contemporanea
come musa ispiratrice.
Il titolo del suo libro
è un inno alla semplicità:
“Il pane è oro.
Piatti straordinari con ingredienti ordinari”.
Ecco la descrizione dell’autore:
“Questi piatti possono cambiare
il modo in cui nutriamo il mondo,
perché chiunque può cucinarli,
dovunque e con qualunque budget.
Per nutrire il pianeta,
bisogna prima combattere lo spreco.”
Massimo Bottura.
Siamo a Modena,
intorno c’è l’Italia
e intorno il mondo.
Trovo che il Nome
Osteria francescana
sia così semplice da essere ricco
del fascino più pregnante.
Entro nel sito
nella speranza di non trovare simboli.
Perfetto.
L’assenza di simboli
rivela presenza di spirito.
Il Lettering appare in forma
di stampatello normale.
Nel libro “Logogenesi”
scrivo che il Silenzio è d’oro.
La prima regola
è un’esortazione al silenzio.
Riguardo alle Imprese, in generale,
meglio evitare
scelte sbagliate e depotenzianti.
È preferibile aspettare
il momento in cui l’Impresa
diventa consapevole
del valore del Logo
e trova la persona e il Metodo
in grado di concentrare
visione e valori nel segno unico.
Nel caso dell’Osteria francescana
l’assenza del simbolo
sembra essere la scelta meditata e perfetta.
A volte i simboli
sono numeri da decifrare:
all’interno dell’osteria dodici tavoli,
come le ore nel quadrante del tempo,
come i codici della Logogenesi,
come i chilometri
dai quali osservare la tradizione,
allontanandosi ancora un pò,
se necessario.
Come il pane, il silenzio è oro.
Grazie al silenzio
e alla semplicità
San Francesco parla con la Natura
e la Natura, come sempre, risponde.
Sergio Bianco #logogenesi
