Naming. L’Imprenditore e il Poeta Aviatore.
Siamo nel 1917.
L’Imprenditore con i piedi per terra
ha intuito che,
per trovare il Naming perfetto
per la sua catena
di grandi magazzini italiani,
ci vuole il soffio divino del Poeta.
L’imprenditore lo raggiunge
proprio mentre Lui
sta per prendere il volo
col suo aeroplano.
Gli affida cinquemila lire
al conferimento dell’incarico.
In cambio vuole il Nome.
Per avere un paragone riguardo al valore,
occorre fare un salto nel tempo.
Ventidue anni dopo,
nel 1939, al Festival di Sanremo
Gilberto Mazzi canterà
“Se potessi avere mille lire al mese”.
L’imprenditore con i piedi per terra
investe quindi una cifra 5 volte superiore
al sogno di tanti Italiani.
L’imprenditore con i piedi per terra
vede il poeta aviatore prendere il volo.
Nell’aeroplano ci sono i suoi soldi,
il prezzo del sacrificio
inteso come “fare la cosa sacra.”
Il poeta aviatore volteggia nei cieli,
fraseggia con i celesti volieri,
combatte tra spirali di vento.
D’un tratto trova l’ispirazione.
Atterra, scende dall’aeroplano,
si toglie la polvere
e gli occhialoni da pilota
e va incontro all’Imprenditore
che è rimasto lì, con i piedi per terra,
ad aspettare la divina parola.
Si guardano negli occhi
con impaziente emozione.
Il Nome prescelto è “La Rinascente”,
è semplice, chiaro e opportuno.
I due si stringono la mano.
L’imprenditore, il senatore Borletti,
se ne torna a casa raggiante.
Il Poeta Aviatore riprende la sua vita
e riflette…
Senza conferimento dell’incarico,
senza sacrificio, senza la comprensione profonda
dell’importanza e del valore,
non avrei certo pensato così intensamente
ad affari non miei.
Invece sono stato
magneticamente costretto a farlo,
come se l’Impresa fosse mia.
Sono stato piacevolmente rapito
da una forza interiore
ben lontana dal denaro.
Una forza al confine tra l’onore,
l’impegno,
il sacro fuoco,
la visione eterna,
l’Amore per la Bellezza,
e l’idea di lasciare un segno memorabile.
Parola di Gabriele D’Annunzio.
Sergio Bianco #logogenesi