Milton Glaser. Il Logo unico di un artista immenso.
Nell’articolo di ieri ho parlato
dell’intuizione originale e rivoluzionaria
che, una volta approvata e celebrata,
diventa fonte di imitazione.
Non di ispirazione ma di plagio.
Plagio che, a volte,
diventa perfino imbarazzante
talmente è privo di intelligenza.
Il marchio disegnato nel 1976
da Milton Glaser per la città di New York
è costituito da un cuore
e dalle lettere iniziali I N Y
espresse con carattere American Typewriter.
Questo Logo, una volta diffuso,
ha aperto la via a infiniti messaggi analoghi.
Messaggi d’amore per altre città,
per altre persone,
per altre attitudini…
Milton Glaser ha dichiarato che,
tra le versioni non autorizzate del logo,
la più maldestra è quella in cui
la parola love,
è inserita in bianco dentro al cuore.
Il disegnatore di turno,
con spirito da ragioniere ottuso,
ha voluto aggiungere, in modo pedante,
il termine love
offendendo così l’intelligenza
di chi legge o indossa il messaggio stesso.
LA DUPLICE APPROVAZIONE.
Un episodio curioso riguarda
la duplice approvazione
di questo leggendario Logo.
Torniamo indietro nel tempo.
Bill Doyle, responsabile per il Commercio
dello Stato di New York,
ha intenzione di lanciare una campagna
intitolata I Love New York.
In quei tempi New York
era percepita in modo ostile.
Era una città non sicura,
con elevata criminalità
e occorreva un messaggio positivo,
pulito e tranquillizzante
per stabilire un nuovo feeling attrattivo.
Milton Glaser, interpellato a riguardo,
presenta la sua proposta.
L’idea viene approvata.
Dopo qualche giorno Milton Glaser,
a bordo di un taxi,
ha una nuova e brillante intuizione.
Contatta Bill Doyle
e dice che ha un’idea migliore.
Doyle risponde che, ormai,
il marchio è stato approvato dalla commissione
e non ha la minima intenzione
di riunirla di nuovo
rifacendo tutta la procedura.
Glaser insiste e presenta il logo
che tutti conosciamo.
Sarà quel cuore rosso su fondo bianco
insieme alle tre lettere iniziali in nero
il simbolo di New York.
Personalmente
non mi è mai successa una cosa simile.
Quando presento il marchio non ho dubbi
e non ho mai avuto ripensamenti futuri.
Soprattutto non mi è mai successo
che un responsabile politico mi interpelli
con un’idea di base così interessante.
Trovo comunque sia molto bello
il modo in cui ha agito Milton Glaser.
Non si è accontentato dell’approvazione
che era già acquisita
ma ha pensato al benessere della sua città.
Anche a bordo del taxi,
la sua mente ha continuato a rimuginare.
Ha perfino superato il disagio
e il comprensibile imbarazzo iniziale
per ottenere, come tutti sappiamo,
un risultato finale impeccabile,
comunicativo ed emozionante.
I LOVE NEW YORK È UN MEME.
Il Logo di Milton Glaser
è un MEME entrato con gentilezza
nella mente e nel cuore delle persone.
Milton Glaser, anche se ha disegnato
il marchio più popolare del mondo,
nella mia visione, non è un creatore di marchi
che mantiene standard impeccabili.
Unicamente quel marchio, infatti,
contiene l’essenza dei codici della Logogenesi.
Invece, lo stile pittorico di Milton Glaser
la sua inconfondibile linea grafica,
la sua capacità e pienezza cromatica,
la sua ricerca storica,
la sua inventiva nel risolvere i manifesti,
il suo talento e la sua sensibilità artistica
espressa in senso ampio negli anni con continuità,
lo hanno incoronato giustamente
nell’olimpo dei grafici e degli artisti più amati.
Lo ammiro.
Sergio Bianco #logogenesi