Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Miles Davis: il fiato sospeso e l’evocazione dell’assenza.

 

miles-dais

 

Ho sempre osservato, con meraviglia,
le forme bizzarre delle nubi
che, nell’aria,
compongono e scompongono
figure fantasiose e mutevoli.

Nell’anno 2006,
per il calendario Merula,
ho dipinto una tromba composta da nuvole
che si stagliano nel cielo azzurro.
Titolo dell’opera: il fiato sospeso.

Torniamo indietro di vent’anni.

Una foto memorabile
scattata da Irving Penn nell’anno 1986,
ritrae la mano di Miles Davis.

La mitica tromba si percepisce
in modo netto e universale,
senza necessità di apparire.

È una foto di grande impatto
simbologico ed emozionale.

La foto dimostra che,
per far comprendere le cose,
non è necessario rappresentarle
in modo banale
ma semplicemente evocarle.

Il pubblico non va sottovalutato.
Merita di più.
Il pubblico capisce
e, se non capisce all’istante, capirà.

Il pubblico matura e cresce
quando il messaggio è intelligente.

Il passaparola
funziona con maggior efficacia
nella diffusione dei messaggi ingegnosi.
Messaggi che racchiudono
il codice del segreto e del racconto.

Logogenesi ha grande rispetto
riguardo all’intelligenza delle persone
e alla crescita evolutiva dell’individuo.

Il metodo Logogenesi crea Simboli
forgiati grazie all’allineamento di dodici codici.

La costruzione del logo
è riservata a pochi esperti.
Invece, la percezione positiva del logo
è una reazione universale e ancestrale
presente nella mente e nel cuore di tutti.

In conclusione,
fantasticando sulla mano di Miles Davis,
può capitare che un art director ottuso
ritenga indispensabile
inserire nell’immagine in questione
una tromba tratteggiata, ad esempio,
perchè pensa che. altrimenti,
il pubblico non sia in grado di comprendere.

Ebbene, in questo caso,
è lui la persona  che non capisce
e non certo il pubblico.

Sergio Bianco #logogenesi

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