MAIUSCOLO o minuscolo ? Il primo bivio del Lettering.
Il primo bivio,
nella creazione del Lettering,
è la scelta tra maiuscolo e minuscolo.
Nella definizione dei termini,
presente nel libro “Logogenesi”
è spiegata la differenza tra Nome e Lettering.
Il Nome
è la parola che identifica l’Impresa.
Il Nome si intende allo stato puro,
privo di qualsiasi forma grafica.
Il Lettering è l’espressione grafica
della scrittura del Nome.
Il Lettering, quindi, è l’abito creato su misura
che veste il nome dell’Impresa.
Confezionare il Lettering
è un lavoro sartoriale
che rivela la stoffa
e lo stile di chi lo indossa.
La definizione del Lettering
ha origine da una prima scelta.
Occorre scrivere il Nome prescelto
con carattere lineare tipo Helvetica
nelle tre principali versioni:
1 tutto maiuscolo,
2 con iniziale maiuscola,
3 tutto minuscolo.
Poi occorre scrivere lo stesso Nome
nelle tre versioni
con carattere a spessore variabile, tipo Times.
Da questa semplice visualizzzione del Nome,
espresso orientativamente in 6 modi diversi,
si capisce la strada migliore da seguire.
Si possono valutare, nel minuscolo,
le lettere ascendenti (b,d,f,h,i,k,l,t)
o discendenti (g,j,p,q,y)
Si possono vedere
le alternanze dei pieni e dei vuoti.
È possibile notare
la presenza di fulcri visivi
generati ad esempio dalla O oppure dalla X.
Si puà constatare
la presenza di lettere capovolgibili
immutabili al capovolgimento (o,s,z)-
Si nota la presenza di lettere
che cambiano lettura
grazie al capovolgimento (bq, dp, nu)
Nel maiuscolo si possono notare le lettere
immutabili al capovolgimento
(H,I,N,O,S,X,Z).
In base alla scelta operata
in questo primo bivio,
si passa al bivio successivo:
la scelta del carattere di base,
la sua trasformazione in traccia contorno
e il disegno di determinate
caratteristiche distintive
in modo da creare una scrittura originale,
unica e distintiva
e una connessione armonica con Il Simbolo.
Per giungere al risultato finale ottimale
è necessario azzeccare la scelta giusta
di fronte agli innumerevoli bivi
che si manifestano lungo il percorso.
Come essere al bivio,
col cappello da cuoco e chiedersi:
amare o non amare?
Una scelta semplice, per chi ha conoscenza.