Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Luce e buio. Incontro con Bruno Munari.

 

Luce-Munari

 

Lo racconto al presente
come un ricordo vivo.
Nello scorso millennio,
e precisamente nel 1996,
prendo in mano
l’elenco del telefono di Milano
e cerco il numero di Bruno Munari.
Decido di chiamarlo
perchè volevo luce su alcune cose.
Bruno Munari si rivela molto gentile
e, pur non conoscendomi,
mi da appuntamento a casa sua
quindici giorni dopo.

Allora faccio un salto in libreria
e compro tutti i suoi libri,
almeno quelli che erano disponibili,
da aggiungere a ” Codice ovvio“.

Come ovvio, me li leggo tutti
prima del memorabile incontro.

Nella mia visione, infatti,
se vuoi conoscere di persona qualcuno,
il minimo che tu possa fare
è conoscere la sua opera,
aver letto i suoi libri
e quindi il suo pensiero.

Così ci incontriamo nella sua casa di Milano,
mi dedica un’ora del suo tempo
e da risposta alle mie domande.

Nel salutarci, Bruno Munari
mi regala un piccolo libro
intitolato “occhio alla luce”,
da lui ideato per Osram.

Un libretto giallo fluorescente
formato mm.85×130
rischiarato, nelle pagine interne,
da spot luminosi
e da brevi frasi connesse alla luce.

Ecco alcuni esempi:

I vegetali mangiano la luce del sole
e bevono la pioggia…

L’idea luminosa venne subito copiata
e l’entusiasmo si spense…

La corrente del fiume si fermò
e fu buio in tutto il paese.

Conobbi una lucciola
che viveva clandestinamente in una lanterna…

e così via, con altre luminose saggezze
alternate a verità disarmanti.

Al ritorno,
nel grigio della metropolitana,
tenevo il libretto giallo in mano
e leggevo.
Mi sembrava che tutti gli sguardi
si concentrassero lì,
in quelle pagine fluorescenti.
Sentivo le persone intorno a me
magicamente attratte
da quella fonte di energia pura.
Il sole in metropolitana.

A volte immagini che certe persone
siano irraggiungibili
ma la realtà dimostra il contrario
e infrange le barriere dell’improbabile:
volevo luce
e sono stato accontentato.
Grazie.

Concludo con una ricarica di energia,
un messaggio per i più giovani
affinché si mantengano sempre curiosi,
positivi, intraprendenti,
ricchi di coraggio e iniziativa.

Tra luce e buio vince sempre la luce
per un motivo semplice:
Dove c’è buio la luce può entrare
mentre dove c’è luce il buio non entra.

Oggi il libro è qui con me.
Insieme a mille altri libri d’arte
di ogni epoca e stile,
risalta un rettangolo mm 5 x130,
il dorso giallo luminoso
che mi ricorda
una piccola/grande conquista
e l’incontro vivo con una persona unica.

Sergio Bianco, Logogenesi

 

 

3 pensieri riguardo “Luce e buio. Incontro con Bruno Munari.”

  1. Nicola ha detto:

    “Tra luce e buio vince sempre la luce ….”
    aggiungo un mio punto di vista.
    Nessuna battaglia fra i due, sono due complici a teatro. Vivono grazie alla loro unione, anche se si presentano separati.
    Tutto è stato scritto su di loro, ma a mio giudizio, essi convivono in un insieme per farci fare l’esperienza della separazione che di fatto non esiste.
    Vince …. chi comprende ció

  2. valentina ha detto:

    Ovvio, dal latino obvius significa “che va incontro”.

    1. logoadmin ha detto:

      Si! Allora lo scriviamo così, con le v che si incontrano: o > < i o. oppure che vanno verso il futuro o > > i o

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