L’orologio sottocutaneo. Avere il polso della situazione
L’orologio sottocutaneo esiste?
Gli orologi di tutto il mondo
sono fotografati ed esposti
nelle prestigiose vetrine
alle ore dieci e dieci.
Il cerchio del quadrante è il volto
e le lancette,
posizionate alle dieci e dieci,
sono il sorriso ideale.
Alle otto e venti
sarebbe tutta un’altra triste storia…
Come un baffo Nike girato al contrario.
Il Metodo Logogenesi è attento
alle linee ascendenti e discendenti:
le parabole del sorriso
sono sacre come il verbo del Signore.
La foto del mio polso è stata scattata ieri
portando le lancette alle ore dieci e dieci
in armonia con la tradizione
dei maestri orologieri.
È uno scatto di Adriana, classe 1926.
La classe non è acqua.
Chi mi conosce
sa che, dalla fine dello scorso millennio,
non porto orologio.
Mi piace pensare di avere al polso
un orologio sottocutaneo
che mi fa arrivare puntuale agli incontri.
Abituarsi a immaginare l’ora
ti porta, con un pò di allenamento,
ad azzeccarla con precisione assoluta.
I suggerimenti accettabili
derivano generalmente dagli eventi sincronici
e dai muri tiepidi dei campanili:
le piste di lancio delle lucertole
verso le stelle.
L’orologio sottocutaneo
ti porta ad avere sempre
il polso della situazione.
Poi accade un fenomeno singolare.
Quando mi devo alzare
ad orari diversi dal solito,
magari alle 4 del mattino,
per precauzione, metto la sveglia del cellulare.
Eppure, anche in quei casi,
mi sveglio pochi minuti prima del suono.
Gli esploratori viaggiano consultando
la mappa delle stelle,
le carte stradali
o il consiglio colorito e dialettale
delle persone che incontri,
abbassando il finestrino.
Il navigatore è uno strumento utile,
indispensabile a bordo.
Eppure a volte ti fa smarrire.
Ti porta a destinazione
senza farti concentrare sul percorso.
In questo modo arrivi sul posto
ma non sapresti ritornarci da solo.
L’orologio sottocutaneo
misura il tempo
e allena la tua capacità di essere presente:
Qui e ora.
In conclusione la qualità e il valore
dell’orologio sottocutaneo
non dipendono dalla fama della Maison svizzera,
dalle complicazioni meccaniche del modello
o dai materiali preziosi
ma da qualcosa di esclusivo e unico.
Qualcosa di valore inestimabile:
L’Attenzione.
Sergio Bianco, Logogenesi.