Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Le circostanze hanno porte socchiuse.

Tenere gli occhi socchiusi,
nella mia personale visione,
significa essere nel regno
a metà strada tra realtà e sogno.
In assenza di situazioni pericolose,
in cui è d’obbligo
tenere gli occhi ben aperti,
occhi socchiusi
significa, nel momento opportuno,
lasciarsi andare ma non del tutto,
varcare le colonne d’ercole
con un biglietto di ritorno in tasca.
OCCHI sOCCHIusi
sono due parole
in cui il termine occhi
si ripete in modo criptico
come nella natura umana dello sguardo.

A occhi socchiusi
non prevale l’occhio dominante
diventa democratico
e si manifesta
un equilibrio senza precedenza.

Occhi socchiusi è lo sguardo
di chi respira il vento contrario
e assapora il brivido stimolante della sfida.

Occhi socchiusi è Fibonacci
che torna a bordo di un veliero
e porta lo zero in Europa.
Zero come zeffiro, il vento impalpabile
che consente di generare numeri infiniti.

Fotografi navigati,
nelle sale di posa,
immortalavano divi e dive
di fronte a grandi ventilatori,
invisibili nella foto finale.
Il loro obiettivo
era provocare quello sguardo di mistero.
Imperscrutabile.

Occhi socchiusi
è lo stesso sguardo di chi si abbraccia
sulla prua del Titanic.
Petto contro schiena.
Polena scolpita in quell’istante
e cuore aperto
verso il punto più lontano
traguardato da entrambi,
contemporaneamente.

Le circostanze hanno porte socchiuse.

Nel manifestarsi del caso sincronico
non ci sono porte spalancate
e neanche porte da forzare.
Quelle porte, e in particolare la tua porta,
si apre con un soffio
oppure, a sorpresa,
neanche il soffio
è la chiave giusta
perché si apre al contrario.
Occorre ossigeno,
occhi socchiusi
e aspirazione pura.
L’aspirazione di volere un segno
per lasciare il segno
in questa vita unica e irripetibile.

Nel dominio dei simboli,
vi sono complesse e affascinanti
fasi di studio
dallo schizzo iniziale,
tracciato in modo estemporaneo
sul taccuino da viaggio
fino all’elaborazione vettoriale
del file sorgente.

Dopo mesi di lavoro,
il passaggio finale
per accertarmi che il marchio creato
sia conforme
ai codici della Logogenesi,
è riguardarlo il giorno dopo,
a mente serena,
in bianco e nero,
al centro dello schermo.

Lo osservo per un istante,
a occhi socchiusi,
e poi chiudo il file.

Questa è la prova di velocità,
la mia personale galleria del vento.
Se supera questo test finale
quel marchio può entrare nel nostro mondo
come Bucefalo che incontra Alessandro Magno.
Come il segno unico
che incontra la memorabile impresa.

Questo articolo,
scritto all’alba nella spiaggia di Paraggi,
è la circostanza.
Come ci sei arrivato è il caso sincronico.
Se hai aspirazione pura
socchiudi gli occhi ed entra.

Sergio Bianco Logogenesi

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Un pensiero riguardo “Le circostanze hanno porte socchiuse.”

  1. Nicola Pisani ha detto:

    Tra le ciglia socchiuse,
    danza l’anima con molteplici sfumature,
    dalla quiete alla ribellione,
    dalla scoperta dell’essenza
    alla voluta estraneità.
    Chiudere appena gli occhi
    è un poema silente,
    carico di segreti da svelare.

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