La pala di Giotto e la cresta del punk
La Maestà di Ognissanti
è un dipinto su tavola, tempera e oro,
creato da Giotto intorno al 1310.
È custodito
nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
La dimensione della pala
è imponente: cm 204 x 325.
La prima volta che ho visto dal vivo
questo capolavoro di Giotto,
sono entrato agli Uffizi,
nella seconda sala
e ho assistito a una scena
di grande valore simbolico.
Di fronte alla pala di Giotto
c’era un punk, immobile.
Capelli dall’arancione al fucsia
con cresta esplosa come lapilli di vulcano.
Giaccone di pelle nera
tempestato di borchie metal.
Lui, il Punk, contemplava la pala Giotto.
Ammirava le dorature,
la prospettiva emotiva dei due angeli,
posti in primo piano ma più piccoli
rispetto alla Madonna.
Ammirava la costruzione
prospettica intuitiva del trono,
la delicatezza circolare delle aureole,
le fattezze della Madre
percepite dietro al velo bianco della veste.
Io, qualche metro dietro, alle sue spalle,
guardavo Lui, il Punk,
con lo sfondo della pala di Giotto.
Un contrasto memorabile
come una sposa in officina
o un meccanico in tuta da lavoro
nella sala degli specchi di Versailles.
Giotto, il Punk e io,
siamo rimasti allineati in quella posa
per lunghi e interminabili minuti.
In silenzio,
senza essere disturbati da nulla.
In quel momento ho imparato
almeno tre cose.
Terzo.
L’apparenza inganna.
Meglio conoscere le persone, con rispetto,
senza giudicare ma osservando.
Secondo.
La bellezza può catturare chiunque
e ognuno, nel quotidiano,
può generare capolavori nei gesti semplici.
Primo.
La conoscenza della bellezza, o meglio,
l’Attenzione verso la Bellezza
può salvare il mondo
e unire ciò che solo in apparenza
è lontano.
Poi Lui, il Punk-Unknown, è scomparso
come un sipario tirato via dalla scena.
Il Metodo Logogenesi
si basa anche sul caso sincronico
e sulla capacità di vedere, svelare
e interpretare i suggerimenti esterni
che si manifestano
per affinità o per contrasto.
A volte sembra quasi una magìa.