Il lusso del nulla, come il soffione, non è in vendita.
Il lusso del nulla non è imperdibile,
parola ormai depotenziata.
Si può benissimo perdere:
basta dimenticarlo nell’ultimo vagone del treno
o in una sala di bell’aspetto
e sei riuscito nell’impresa.
Il lusso del nulla è come il soffione,
quel fiore bianco, con struttura delicata
e infruttescenza a sfera,
che si mantiene miracolosamente integro
tra gli eventi turbolenti della natura.
Il soffione,
detto anche “dente di leone”,
è, forse, l’unico fiore che non sia in vendita:
lo ammiro.
Il lusso del nulla
è anche il titolo di una serigrafia
stampata a un colore,
in edizione limitata di 20 pezzi,
numerati e firmati dall’artista.
La firma è la mia.
Il formato dell’opera è cm 35×50.
La stampa su cartoncino Arches,
realizzata dal maestro serigrafo Rinaldo Rossi,
riporta il titolo “il lusso del nulla”
in bianco su bianco, in verticale.
La scritta, in carattere Helvetica Bold,
occupa l’intera altezza del quadro,
completamente bianco,
ed è disposta a sinistra, in senso ascendente
in armonia con lo stile Logogenesi
nel dominio dei testi verticali.
Chi desidera acquistare
una copia del lusso del nulla,
non la merita.
Infatti, l’impulso di acquisto
si rivela incoerente
con la filosofia dell’opera.
Il lusso del nulla non è in vendita:
si conquista.