Il labirinto immutabile sulla punta delle dita
La ghiandola pineale
è come il sorriso:
è sotto il naso di tutti.
Sembra che poche persone
ne conoscano il potere.
Sembra che le persone,
non riescano a utilizzare
le proprie potenzialità,
visto che coloro che sognano e vivono
in modo lucido e consapevole
si contano sulle punta delle dita.
Sulla punta delle dita
c’è un labirinto personale immutabile:
l’impronta digitale,
il nostro essere originale.
L’impronta digitale si forma nel feto,
all’ottavo mese
e rimane tale e quale
per tutta la vita.
In caso di taglio
o ferita sul polpastrello,
il solco si riforma uguale
dando prova di possedere
una memoria infallibile.
L’impronta digitale
è come il solco di un disco 33 giri.
La voce sei tu
e non è la voce del padrone.
La musica sei tu,
con i pieni e i vuoti,
le creste e le valli,
il silenzio e il suono,
il positivo e il negativo del segno,
i dedali misteriosi
che conducono al centro visivo
e tattile della tua impronta.
Lo spessore del solco
varia dai 100 ai 500 micron
mentre la distanza tra Cala dell’Oro
e i Mari della Luna
è pari a 384.400 Km.
Informazioni preziose
per coloro che viaggiano
tra il micro e il macrocosmo.
Il labirinto sul dito
è così potente che,
se tieni in mano un calice,
il labirinto resta impresso sul vetro.
In tal modo,
puoi vedere in trasparenza
il Minotauro,
la sua distanza da Teseo,
il filo di Arianna della tua vita
e ogni angolo nascosto
del tuo imprinting
e ogni crimine, ogni gentilezza
ogni voglia in forma di stella cometa,
si rivela nel controluce.
Il Simbolo
è l’Impronta digitale dell’impresa.
L’idea è il primo codice
seguito immediatamente
dal secondo codice:
l’originalità:
il segno unico e distintivo.
Allineando i dodici codici
del Metodo Logogenesi,
si concentrano
visione e valori d’Impresa
nel segno unico.
In conclusione,
la massima scolpita
nel tempio di Apollo, a Delfi,
“CONOSCI TE STESSO”
è idealmente presente
nell’impronta digitale di ognuno,
impronta di vita
o impronta di Impresa.