Il fiore della vita. L’ape che si posa sull’astronave.
Il fiore della vita,
cosi come appare nel libro
“Logogenesi”,
è una figura geometrica
costituita da molteplici cerchi
sovrapposti e compenetrati.
Tali cerchi generano
una forma esagonale ripetuta
come un motivo tramato.
Il disegno evoca un fiore
con i petali disposti a raggiera.
Il centro di ogni cerchio
è posizionato sulla circonferenza
dei sei cerchi sovrapposti
aventi lo stesso diametro.
Il fiore della vita,
negli interspazi del simbolo,
rivela triangoli incurvati vuoti
che esprimono l’energia maschile
(triangolo con punta in alto)
e femminile
(triangolo con punta in basso).
Il fiore della vita
è connesso al numero della Genesi, il 6.
In sei giorni infatti,
secondo le Sacre Scritture,
è stato creato l’Universo.
L’esagono è una figura piana.
Tracciando le diagonali si genera il cubo.
L’esagono esprime quindi il passaggio
dal piano al tridimensionale
e, in senso ampio,
dal progetto alla realizzazione.
L’esagono-cubo è quindi la metafora
dell’idea che diventa realtà:
visibilia ex invisibilibus.
In virtù del Metodo Logogenesi,
il fiore della vita è un simbolo vettoriale,
che permane nella sua perfezione
nel micro e nel macrocosmo.
Utilizziamo ora lo zoom emozionale,
strumento fondamentale dell’immaginazione.
Facendo uno zoom
sul fiore della vita
e planando come un’ape
sul singolo lato di un triangolo,
si nota che esso è composto
da due linee curve contrapposte.
Mi piace pensare,
in questo volo pindarico,
che il modulo base del fiore della vita,
con la sua tipica sagoma a ogiva,
corrisponda alla forma delle astronavi.
Mi riferisco,
senza alcuna prova scientifica,
alle astronavi
cosi come sono raffigurate e descritte
nei racconti degli avvistamenti,
nei prototipi del cinema,
e nel mondo della fantascienza.
Magari le astronavi si ricompongono così,
in forma di fiore della vita,
nei posteggi siderali
al largo dei bastioni di Orione.
Sergio Bianco, Logogenesi