Il file vettoriale è perfetto nel micro e nel macrocosmo.
Il file vettoriale
mantiene la perfezione
nel micro e nel macrocosmo.
Il libro “la forza della non gravità”,
scritto e dipinto nell’anno duemila
e stampato in modo autonomo
e in serie così limitata,
inizia così:
“Si erano incontrati
al tavolo della cucina,
all’ora della prima colazione,
quando il sole sorge dietro la montagna
e colora con un pennello di luce
i quadri della tovaglia.
Ed era bastato quel primo raggio,
come un filo teso
tra la montagna e il cielo,
per trasformarli e metterli in cammino,
uno a fianco dell’altra,
come se si tenessero per mano:
Lei era una montagna miniminuscola,
lui un briciolino giganteschissimo.”
Il file vettoriale
ha la caratteristica di mantenere
la perfezione dell’originale
nelle misure minime e massime:
briciola e montagna insieme, appunto.
Non è un modo di dire.
Le linee che compongono il Simbolo,
disegnato con tecnica vettoriale,
sono curve matematiche
che si riducono e si ingrandiscono
in modo sempre perfetto.
Nel tracciato vettoriale più semplice,
ad esempio,
si stabiliscono due punti
e si uniscono con una linea.
Selezionando i punti estremi
della linea in questione,
fuoriescono “maniglie” che,
azionate in modo opportuno,
determinano la forma
della linea curva.
Qualsiasi disegno è quindi realizzato
fissando il minor numero di punti possibili
e agendo sulle maniglie,
fino a creare la singola curvatura
e quindi il disegno completo.
Gli spessori delle linee
sono modificabili in ogni momento
e sono ininfluenti nella determinazione
della forma finale.
Il programma vettoriale
consente di ottenere precisione assoluta
nella costruzione geometrica.
Si ottengono, ad esempio, poligoni perfetti
composti dal numero di lati desiderato.
Si ottengono centrature
e allineamenti impeccabili.
Tracciare un poligono di 99 lati,
ad esempio, è un’operazione
che richiede pochi secondi.
Tracciare un’ellisse
in perfetta proporzione aurea
è un semplice calcolo
di rapporto matematico
tra asse maggiore e asse minore.
La rotazione di un elemento a 72 gradi,
ad esempio, in senso orario o antiorario,
genera una figura a pentagono
poiché 72 gradi x 5 determina 360:
l’angolo giro.
Questi mezzi così rigorosamente precisi
non mi tolgono il gusto e la libertà
di disegnare a mano.
Amo infatti tracciare i miei Simboli
su taccuini da viaggio,
sugli scontrini della frutta,
sulle tovagliette di carta dei ristoranti
o su qualsiasi foglio mi capiti sotto mano.
Allo stesso modo,
una volta deciso il disegno da realizzare,
nuotando in stile dorso
(il vero stile libero)
sono in grado di fissare
il soffitto della piscina
o il cielo azzurro
e costruire simboli
creati in virtù dei codici della Logogenesi
senza utilizzare un computer vero
ma immaginando le operazioni vettoriali opportune
che poi eseguirò a casa.
Potete provare,
anche se siete in una stanza col soffitto viola:
è facile.
Simboli e parole costituenti il Logo
sono quindi disegnati in modo vettoriale
e risolti con una traccia-contorno
che sarà poi riempita con colori netti,
senza sfumature depotenzianti.
Il Lettering, ovvero la forma grafica unica
in cui è espresso il Nome dell’impresa,
non ha composizione tipografica o da tastiera
ma si risolve con un disegno creato su misura
che possiede la stessa indeformabilità del Simbolo.
Conoscere a fondo la tecnica vettoriale,
consente di osservare la Natura
in modo diverso,
con lo stupore di un esploratore
che inizia a intuire le connessioni
tra bellezza e matematica.
Contemplare significa
entrare e sentirsi parte
di questo templio di bellezza.
La pigna, il girasole,
il volo del falco
la conformazione delle galassie,
la spirale logaritmica del nautilus,
sembrano, nella mia visione,
generati con programmi vettoriali,
con numeri, quote e rapporti matematici
che tracciano e determinano
le composizioni di base
fino al minimo dettaglio
nel micro e nel macrocosmo.
Ora, spegniamo lo schermo piatto,
accendiamo il cielo
e facciamo un aggiornamento
sui programmi del futuro.
Vedo una serra microcosmica
in forma di orecchio:
padiglioni di vetro per ascoltare Rose.
Sergio Bianco #logogenesi
La precisione vettoriale è la poesia della matematica applicata all’arte della Logogenesi.