Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Il fiato sospeso. Arte e magia del dondolarsi sull’amaca.

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Solo chi ha avuto questa esperienza
può capire quanto sia rilassante
vivere su un’isola,
sdraiarsi su un’amaca
e diventare scultore di nuvole.

Vivere su un’isola
non troppo densamente abitata
offre una serie di vantaggi in esclusiva.
Se il mare è agitato da un versante
sarà più calmo dal versante opposto.

Puoi scegliere tra alba e tramonto
e trovare due alberi perfetti
per posizionare le amache
prima che il sole sorga
oppure nella spettacolare ora del tramonto.
La ricerca degli alberi giusti
è un’arte che si perfeziona
insieme alla tecnica per creare i nodi
in modo che siano:
veloci da fare,
pratici da sciogliere
e sicuri.
Due alberi troppo vicini ti affossano.
Due alberi troppo lontani
provocano tensione eccessiva.
La distanza giusta
corrisponde al non plus ultra latino:
nulla di più e nulla di meno.

Stessa cosa
accade nel dominio dei simboli.
Nella costruzione del marchio
due linee troppo vicine si chiudono,
infrangono i codici della sintesi,
della chiarezza e della riproducibilità
e l’Impresa si affossa.
Due linee troppo distanti
tolgono la concentrazione del segno unico
e disperdono focus e attenzione.

Linee troppo sottili
tendono a scomparire
nelle importanti minime dimensioni
quando il marchio è ricamato,
cucito in miniatura
o stampato in rilievo a secco.
Le linee sottili
sono come corde fragili
o come fuscelli di sostegno deboli.
Rischi di precipitare per terra,
te, la tua amaca e la tua Impresa.

L’amaca ti dondola dolcemente
sospeso tra mare e cielo.
Il suono della corda di aggancio
è un metronomo
che oscilla progressivamente
verso il silenzio.
Quando sei lì sospeso
puoi anche immaginare che,
probabilmente,
nessun altro essere si era mai adagiato
su quella culla sospesa.
la culla della rinascita.

L’enegia di quello spazio
quindi è tanto pura
quanto contaminata
è l’energia depositata
sulla sedia dello psicologo
dopo anni e anni di sedute
che hanno assorbito
problemi infiniti.

Esiste infatti la frequenza.
La frequenza è una virtù
sconsiderata dai più
e apprezzata da chi ha conoscenze profonde.
Mi riferisco alla vibrazione dei luoghi,
alla vibrazione delle persone
alla vibrazione delle parole
e alla vibrazione dei simboli.

Quando si verificano
in modo sincronico queste condizioni
di calma e benessere
sei libero di non pensare a nulla,
di respirare,
di ascoltare il suono dei celesti volieri,
la musica del vento,
la sinfonia del mare,
il battito dei cuori
o l’eco impercettibile dei mari della luna.
Allora, quando ti senti isolato
in maniera così beata,
puoi anche scegliere di impugnare le sgorbie
e diventare scultore di nuvole
osservando le evoluzioni
di un cirro bambino
che diventa conchiglia
e poi destriero
e finalmente una tromba
che ti lascia così,
con il fiato sospeso.

Sergio Bianco Logogenesi

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Un pensiero riguardo “Il fiato sospeso. Arte e magia del dondolarsi sull’amaca.”

  1. Nicola Pisani ha detto:

    La semplicità, la quiete, l’osservare senza giudicare meritano attenzione, la più completa assenza di tensione. La scelta di due alberi perfetti, congiunti alla terra dalle loro radici, evoca la pace di un ideale grembo materno dove suoni e immagini cullano la nuova vita come parte integrante dell’uno.

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