Il corso del fiume, connesso al pi greco, è un filo
Shibari è l’arte erotica
giapponese della legatura.
Nella vita di bordo
c’è un metodo preciso
nell’avvolgere le cime:
una geometria ordinata
utile ad affrontare
ogni tempesta.
Nella rilegatura di un libro,
le singole pagine
che compongono il volume
si riuniscono in modi diversi:
dal metodo industriale
all’antica legatoria artigianale.
Allo stesso modo
la trama di un racconto,
con il proprio stile,
unisce parole, frasi e storie
dall’incipit alla fine.
Le tre Parche,
nel mito greco,
dipanano e recidono
il filo della vita:
l’inizio e, più che la fine, il fine.
Ago e filo
nel cucire un semplice bottone
rivelano l’arte sottile del dettaglio
ed una precisa scelta
tra fili paralleli o incrociati.
Il rapporto tra Maestro e allievo
segue la metafora
dell’ago e del filo.
Nel cucire,
l’ago-Maestro traccia la via
attraverso il tessuto.
Poi l’ago scompare
e rimane il filo dell’insegnamento
a tenere imbastite le cuciture.
Il filo di Arianna
è lo stratagemma ingegnoso
per uscire dal Labirinto
ma esiste un’arte
ancora più raffinata
per non sentirsi perduti:
la visione olistica.
Osservare un labirinto dall’alto,
annulla la paura e l’angoscia,
rivela il percorso da seguire
e svela la complicazione grafica
del labirinto fino alla via d’uscita.
In questo senso,
sciogliere i nodi,
in senso fisico e spirituale
è una gioia dell’anima.
Ricapitoliamo:
arte erotica giapponese,
cima di bordo,
legatura di libro antico,
trama di racconto,
cucitura del bottone,
destino nelle mani delle Tre Parche,
Ago-Maestro,
filo di Arianna
e visione dall’alto del Labirinto.
L’articolo di oggi
sembra un filo sconnesso
ma è concentrato
sull’energia quotidiana
e sull’attrazione magnetica
che spinge
la semplice goccia d’acqua
dalla sorgente al mare.
In realtà,
anche il corso del fiume,
con le sue varianti non lineari,
connesse al pi greco,
è un filo.
Sergio Bianco #logogenesi