Il Cantico delle Creature. Personificazione simbolica
Il Cantico delle Creature
è una prosa ritmica assonanzata
composta da San Francesco d’Assisi
intorno al 1224.
La personificazione simbolica
riguarda il sole, la luna, le stelle,
il vento, l’acqua, il fuoco,
Madre Terra e perfino la morte.
Tutti questi elementi di Natura,
per San Francesco,
rappresentano un sacro legame di sangue:
sono fratello e sorella.
Il testo, per essere apprezzato al pieno,
è meglio sia letto o ascoltato in lingua originale.
Il suono, la musicalità e la vibrazione,
amplificano il significato delle parole.
Sora acqua è molto utile
e humele e pretiosa e casta.
Frate focu
è bello e jocundu e robustosu e forte.
La simbologia Yin Yang,
icona di profonda saggezza,
definisce un cerchio perfetto,
la divisione armonica ed equilibrata
tra bianco e nero
e mostra la presenza
di un punto bianco nel nero
e di un punto nero nel bianco.
Tale punto
è luce di speranza nelle avversità
o avvertimento di attenzione
nei momenti felici.
Positivo e negativo si compenetrano
in perfetto equilibrio.
Tornando al cantico delle Creature,
il fuoco rimane fratello
anche quando divampa
in modo inarrestabile e dirompente.
Fratello fuoco distrugge
in poche ore alberi centenari
e non da scampo agli esseri
prigionieri delle sue fiamme.
Al tempo stesso, il fuoco è il calore,
la luce e l’accoglienza di una brace sicura,
racchiusa fra i sassi,
nei boschi di Assisi.
L’acqua rimane sorella
anche quando inonda e distrugge.
L’onda di Hokusai
svela la lotta impari e coraggiosa
tra la forza del mare
e il coraggio di chi lo affronta e lo naviga.
L’acqua, al tempo stesso,
è la fonte di Gubbio
che disseta Santi e lupi.
San Francesco, nel Cantico delle Creature,
parla di sorella Morte
senza citare Sorella Vita.
Mi piace pensare che Sorella Vita
sia racchiusa nella natura:
sole, luna, stelle,
vento, acqua, fuoco,
Madre Terra e morte.
Mi piace pensare che Sorella Vita
sia nelle intenzioni, nelle opere
e nei gesti semplici quotidiani
che possono trasformare
la vita stessa in un capolavoro.