Il bivio e la scelta di muoversi restando fermo.
Lo scrittore è al bivio.
La grande quercia separa due strade.
La prima strada
porta a un castello di Lego bianco
costruito da formiche operaie.
La seconda strada
porta a una tenda illuminata d’arancio
al centro di un lago ghiacciato.
Lo scrittore scorge una spaccatura
nella corteccia della grande quercia.
Entra nel cuore dell’albero
e intuisce la presenza della terza via.
Proprio lì,
al centro della grande Y,
non c’è più alcun bivio,
solo radici e profumo di legno.
Proprio lì,
il castello bianco,
la tenda illuminata d’arancio,
le formiche guerriere,
i cristalli del lago ghiacciato,
i moduli costruttivi del castello,
del silenzio e del gioco
non sono divisi da nulla.
Battaglia, contrasto e gioco
sono la stessa cosa.
Sono la stessa cosa
per chi sceglie di muoversi
restando fermo.
Ogni parola, che si unisce all’altra, fino a trasformarsi in una frase diventa per me un invito a comprendere il messaggio che vuoi trasmettere. Penso che tu sia capace di cose profonde che possano svelare la bellezza della vita.