Gli esseri apparentemente inferiori, insegnano la via e la vita.
Nel tavolo a penisola della mia cucina,
vedo un essere microscopico
che cammina con aria da esploratore.
Arriva al bordo del tavolo e si blocca.
Scruta l’orizzonte e resta immobile
per interminabili secondi.
Lo guardo attentamente
e comprendo la sua incertezza,
visto che si trova di fronte
ad un vero e proprio baratro.
Conosco i confini del mio tavolo
e so che non ci sono molte prospettive
in quello spazio limitato.
Comunque, proprio in quello spazio,
c’è tutto quanto occorre alla sopravvivenza:
aria, luce, acqua, presenza amica,
e frutta in abbondanza.
Eppure, il nostro eroe sembra impaziente
di scoprire nuove dimensioni.
Torna indietro e percorre velocemente
tutto il bordo del tavolo a penisola.
Mi prende allora un senso di compassione,
verso quell’essere
che viaggia lungo la penisola del tavolo
come se volesse esplorare
le coste dell’Italia in bici.
Poi ritorna al punto d’origine.
Ancora una volta si ferma,
immobile.
Lo osservo.
Osservo il momento in cui,
al rallentatore più spinto,
con l’eleganza di un cigno-danzatore,
con un misto di bellezza,
di forza, di incanto,
di luce e di celeste energia,
estrae a sorpresa le ali,
prima invisibili,
e vola oltre la finestra aperta
in questo tiepido sole del mattino
Esistono esseri microscopici,
inferiori nella dimensione,
più dotati di noi umani
sotto il profilo della meccanica naturale,
dell’intuito e dello spirito.
Nel giro del tavolo a penisola,
magari, quell’essere
mi ha letto nel pensiero,
ha scannerizzato il metodo,
ha appreso la mia filosofia progettuale
e ora sa creare simboli meglio di me,
applicando i dodici codici della Logogenesi
senza neanche aver comprato il libro.
In questo caso è giusto così.
Logogenesi,
nell’arte della creazione del marchio
e nella ricerca
delle connessioni sincroniche rivelatrici,
trova sempre la preziosa collaborazione
degli esseri
e dei fenomeni visibili e invisibili.
Grazie di cuore.
Sergio Bianco #logogenesi
Mi colpisce la tua capacità di osservare il microcosmo con meraviglia e rispetto per tutti gli esseri. Grazie.
Grazie. Il cigno danzatore è Billy Elliot nell’ultima scena del film. È lui il moscerino che prende il volo oltre i confini della penisola.