Firefly experience. Le lucciole di Radim Schreiber
“La creazione del Simbolo,
forgiato con Metodo Logogenesi,
concentra in uno spazio fisico
e temporale ridotto,
la ricerca e l’esperienza di una vita.
La creazione del Simbolo
è arte di pochi,
riguardo alla costruzione,
ma è a beneficio di tutti
perché colpisce al cuore
agendo sull’inconscio collettivo
presente in ognuno di noi.
Il Simbolo, inoltre,
con equilibrio ed armonia,
allinea i codici della chiarezza,
della sintesi
e della riproducibilità
insieme agli altri nove codici
del Metodo Logogenesi:
idea, originalità, motivazione,
coerenza, estetica, matematica,
emozione, segreto, racconto.
L’obiettivo è concentrare
Visione e Valori d’Impresa
in un centimetro quadro.
In quel Quadro di un centimetro
si rivela la forza del vero Simbolo.
Mi piace pensare che,
nella Galleria d’Arte contemporanea
pronta ad abbracciare questa idea,
esporrò 24 Quadri di un centimetro:
Cattedrali in miniatura
costituite da Simboli puri.
Immagino una lucciola,
in una notte d’estate,
che entra nella mostra,
quando i cancelli sono chiusi
e vola nei saloni deserti
su ognuno dei Quadri
illuminandoli uno per uno
con un singolare bagliore.
Un bagliore fugace,
sufficiente per comprendere al volo
la magia e la forza del segno.”
Ho scritto questo articolo
alcuni mesi fa.
L’altro giorno,
nella campagna intorno a casa,
abbiamo avvistato
le prime lucciole
e oggi, per caso sincronico,
vengo a sapere di un libro affascinante
ad opera del fotografo naturalista
Radim Schreiber.
Il libro si intitola
Firefly experience
e ci regala la magia
di lunghe attese
che terminano
in una gioia di pochi istanti.
Radim Schreiber,
con sensibilità artistica
e la tenacia di un esploratore,
segue i voli pindarici
della lucciola e la coglie
nel fugace istante del suo splendore.
Quello che affascina di queste foto
è il paradosso
della variabile della luce.
Di solito il fotografo domina la luce,
nel caso dello still life,
oppure, nel paesaggio,
cerca di domarla
nel mutare di un’alba
o di un raggio di sole sfuggente.
Nel caso della lucciola,
le variabili sono infinite:
il volo di un insetto
e il bagliore
che illumina un particolare
fino ad un attimo prima, celato,
ovvero,
avvolto nel cielo
della penombra della sera.
Mi piace pensare
che in questa ricerca,
immerso nell’apparente silenzio
che corrisponde, invece,
alla sinfonia di mille suoni,
Radim abbia scoperto
la vera luce
del proprio respiro
e della propria naturale inclinazione.
Sergio Bianco, Logogenesi