Filo d’oro teso sullo strapiombo per ricamare l’orlo dell’abisso.
Filo d’oro teso sullo strapiombo
per ricamare ad arte
l’orlo dell’abisso.
Questa frase simbolica,
coniata da Sergio Bianco
è stata interpretata e commentata
da autorevoli critici
e semplici osservatori
che si sono espressi in vari modi.
L’articolo di oggi ne riassume nove.
Altre interpretazioni sono benvenute!
1
È un’immagine buia e profonda
creata ad Arte per far risplendere
ciò che è sottile,
aureo e indistruttibile.
(Filomena Arpis – Gallo di sera)
2
Oro e piombo, straoro e strapiombo.
L’eliminazione di tre protoni
sancisce il passaggio alchemico
dalla pesantezza allo splendore.
(Massimo Po – Il videocorso del fiume)
3
Come in una tela del Maestro Fontana,
Sergio Bianco ha superato il Segno.
(Domenico Cinquetti – Fessure mentali)
4
Ricamare ad Arte l’orlo dell’abisso
significa ritrovare l’ago smarrito
nei fienili contadini
e unire in una treccia unica
i fili della ragione e del torto.
(Nando Egino – La casa nel bosco)
5
Philippe Petit?
L’acrobata visionario
che ha camminato sul filo teso
tra le torri gemelle di New York?
Se un giorno girassero mai
un film sulla sua Impresa,
sarebbe un film di fantascienza.
(A.E. Kessler – 1974 – Cronache della grande mela)
6
Ringrazio Sergio Bianco
che mi consente di commentare
le sue performances letterarie
con le solite quattro parole:
“Joyce è più facile”.
(Mariangela De Angeli – Laboratori)
7
Solo un ago scombussolato
può indicare con precisione
l’orientamento magnetico del cuore.
(Carmelo Nordesti – L’eco di Stromboli l’eco o)
8
Il Cristo degli Abissi,
sommerso nella baia di San Fruttuoso,
braccia aperte e sguardo al cielo,
comprende chi sa nuotare magnificamente
nei Mari della Luna.
(Bubi Munari Senarega – Il minestrone fa solo bene)
9
L’immagine del golden retriever,
inaspettata e perfetta per questo articolo,
mi porta, con ossequio, ad una riflessione.
“Chi meglio di Lui,
e non mi riferisco al cane
ma al fondatore di Logogenesi,
può concentrare Visione e Valori d’impresa
nel segno unico?”
(Tullio, Maggiordomo di Sergio Bianco, al servizio dal 1997)
Un invito a contemplare la dualità dell’esistenza, ricamando con maestria orli e dettagli dell’umana tessitura.