Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Epomeo. L’essere umano è un esploratore superficiale.

 

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Epomeo.

In senso scientifico e spirituale,
l’essere umano
è un esploratore superficiale.

Il raggio del pianeta terra misura Km 6371.
Il raggio è la distanza che separa
qualsiasi punto della superficie terrestre,
a livello zero,
dal nucleo centrale del pianeta.
Riguardo al pianeta terra,
l’uomo, con i suoi mezzi,
le sue capacità e i suoi limiti,
ha raggiunto una profondità di circa Km 12
La voragine di Kola, scavata in Russia,
misura infatti Km 12,262.
Non è possibile andare oltre
perché si incontra un magma fluido
che raggiunge temperature
di circa 180 gradi.

La fossa delle Marianne
misura Km 11,007.
L’abisso del mare
manifesta per l’uomo
la stessa invalicabile barriera
causata dalla pressione
insopporabile per il nostro organismo.

Facendo una proporzione
tra raggio della terra
e profondità esplorata
l’uomo raggiunge appena quota 0,198%.
Non arriva, quindi, nemmeno allo 0,2 %

L’uomo si rivela quindi
un esploratore superficiale.

Ermete Trismegisto afferma che esista
perfetta corrispondenza
tra microcosmo e macrocosmo.
Tutto ciò che si manifesta nel nostro corpo
si manifesta con principi analoghi
anche nell’universo.
Quindi, visto che conosciamo appena lo 0,2%
del nostro pianeta,
si presume che conosciamo solo lo 0,2%
di quanto accade
all’interno del nostro essere
in senso spirituale.

Nell’isola di Ischia, sul Monte Epomeo,
secondo la leggenda,
si trova la porta d’accesso alla terra cava
del regno di Agartha.
Non ci sono riscontri scientifici
riguardo a questo argomento.

Mi piace immaginare
che esista un portale
che superi la barriera del fuoco
e conduca ad una terra interna inesplorata
e abitata, magari, da altri esseri.
La barriera del fuoco
corrisponde quindi all’acciaio di un caveau
tecnologicamente avanzato
che si apre in un determinato punto,
per sincronica combinazione,
consentendo di accedere al tesoro:
la terra cava.

Mi piace, quindi, pensare due cose.
La prima.
Ogni mestiere
contiene livelli di conoscenza superiore
connessi al divino.
Questo accade nel dominio Logogenesi
così come accade nel più semplice dei mestieri,
dal giardiniere al muratore,
dalla guida turistica al fornaio.

La seconda.
Il portale che consente di accedere
alla nostra interiorità
è la ghiandola pineale.
La ghiandola pineale
si attiva nel cuore della notte
e consente di entrare,
per chi lo sa fare,
in altri mondi e altre dimensioni.

Per questo motivo la simbologia della pigna,
connessa alla ghiandola pineale
si ritrova negli scettri del comando
di antiche civiltà,
dai sumeri, agli egizi
fino ad arrivare allo stato pontificio.
Questo testimonia il mistero
e la forza della vera terra cava
celata, come un cielo azzurro,
nel nostro interiore caveau.

Sergio Bianco, Logogenesi

 

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