Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Dreamers day. Sicilia. Teatro greco di Tindari. Logogenesi.

 

 

Dreamers day / Sicilia,
Teatro greco di Tindari,
22 Agosto 2024 ore 20,30.

Dopo cinque edizioni
al Teatro Dal Verme di Milano,
il sesto appuntamento del Dreamers day
si svolge tra terra e mare,
nell’incantevole scenario
del Teatro greco di Tindari.
È il primo evento in Sicilia
dei sognatori pragmatici,
innovatori del pensiero
intenti a sviluppare consapevolezza,
accelerare il progresso dell’umanità,
generare vera sostenibilità
in imprese pubbliche e private
affinché operino a beneficio di tutti.

Trascrivo dal loro sito
le motivazioni di questo evento.
“Ispirare coraggio a tutti coloro
che sono collegati in qualche modo
alla provincia di Messina.
Condividere storie di successo locali.
Illuminare visione e progetti.
Costruire nuove realtà
prendendo esempio da chi ce l’ha fatta,
tenendo vivo un sistema di valori.”

Undici speaker
racconteranno sul palco di Tindari
le loro storie e le loro esperienze.

Ritornando alle origini,
ecco la motivazione del logo
creato nel 2015
per Francesca Del Nero,
anima rara e preziosa
nonché fondatrice. e direttrice
di School for Dreamers e del Dreamers day.

Il Simbolo ha origine
dal segno alchemico dell’Oro.
Il punto centrale si irradia,
come un ampio respiro,
formando cerchi concentrici:
onde sull’acqua
o impulsi sonori nello spazio.
Origine ed espansione
convivono nello stesso segno
che armonizza positivo e negativo,
bianco e nero,
linearità e antagonismo.
Al centro si disegna l’UNO
con un gesto rituale:
il palmo della mano
scorre aperto verso l’alto,
ascende al cielo
e poi affonda in verticale
come una spada
che taglia, decide,  chiarifica
e benedice in modo solenne,
definendo il metodo e la direzione.
È un gesto che va nel profondo,
che scava dentro.
È il gesto che libera i tre protoni
rappresentandoli con la loro assenza,
con il vuoto.
Nel libro La Scuola degli Dei,
l’autore scrive così:
«La differenza tra un atomo di piombo
e un atomo d’oro,
riferendoci al numero atomico,
è di soli tre protoni:
l’altro è 82, l’uno è 79.
C’è quindi un’umanità 82,
pesante, oscura e di scarso valore
e un’umanità 79,
leggera, lucente e incorruttibile».
Il Simbolo presenta i segni dell’evoluzione.
L’UNO è colto
un attimo prima della sua integrità,
proprio per evocare
il processo di purificazione,
così come la libertà
si percepisce maggiormente
nell’istante prima di essere raggiunta.
La riscoperta del proprio UNO
opera nella parte sinistra del segno,
il passato,
si allinea nell’asse centrale,
il presente,
e genera la D iniziale del dreamer
nella parte destra, il futuro.
L’immagine luminosa
con la sabbia della clessidra
che ascende al cielo
rappresenta il necessario
capovolgimento del pensiero.

Sergio Bianco #logogenesi

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