Disegnare un marchio nel 1911 e poi tornare nel presente.
Come disegnare un marchio nel 1911
e poi tornare nel presente.
Ecco l’episodio che ha portato
alla creazione del marchio Nannini,
storica pasticceria di Siena.
Come sono arrivato a questo Cliente?
Semplice.
Un giorno, sulla via che da Camogli
conduce al Monte Amiata,
sono entrato, per caso sincronico,
nel bar Nannini di Siena
per un caffè.
Mi sono guardato intorno
e ho visto che, nel packaging Nannini,
c’erano prodotti buoni
ma non c’era armonia,
per dirla in modi gentili.
In questo caso, come ho imparato
alla Scuola Elementare Watson,
occorre risalire al marchio
e analizzarlo con un check-up.
Perfettibile,
per dirla in modi gentili.
Ho chiesto alla commessa
chi fosse il titolare.
“Alessandro Nannini.”
Il pilota?
“Si.”
Parente di Gianna Nannini?
“Gianna è la su sorella”.
Perfetto.
Mi faccio dare un foglio
e, appoggiato al bancone del bar,
gli scrivo.
La commessa mi guarda
mentre scrivo in diretta, di getto,
senza ripensamenti e senza dubbi.
Come quando Mina
andava in sala d’incisione,
alle tre di notte,
e registrava il pezzo buono, alla prima.
Affido alla commessa il messaggio,
certo che lo consegnerà.
Dopo qualche settimana,
Alessandro Nannini in persona mi telefona.
Fissiamo un incontro,
ci conosciamo a fondo,
vede i lavori che ho realizzato,
comprende lo spirito e la filosofia
e mi affida l’incarico
per lo studio del marchio.
Semplice.
Domani pubblicherò la relazione
che ho scritto nella presentazione
del Logo Nannini.
L’obiettivo era tornare nel 1911
con la macchina formula 8,
la macchina del tempo,
creare idealmente
il marchio in quell’epoca,
come se fosse sempre esistito,
dipinto magari
sul fronte di un biccherna senese,
e consegnarlo ai giorni nostri
con l’aura eterna della Logogenesi.
Semplice.
Sergio Bianco #logogenesi
Nel labirinto della vita, il caso sincronico rivela il filo sottile che lega ogni evento.