Dirigi la tua chimica: sinfonia in benessere maggiore
Un Simbolo, una parola, un pensiero,
possono cambiare
la chimica del nostro corpo?
Per scoprire l’importanza della chimica
nella creazione del benessere interiore
e nella connessione con i segnali circostanti,
passo la parola a Nicola Pisani,
coach e formatore, fondatore di
https://www.dodicievoluzionedimpresa.it
Grazie dell’Attenzione.
È necessario ritirarsi in una grotta
per raggiungere la consapevolezza
di chi siamo?
Nella tradizione orientale
alcuni monaci o maestri spirituali
sono riusciti a realizzare
un grado di consapevolezza elevato
grazie alla loro capacità di non distrarsi.
Staccarsi dalla materia
e dirigere il pensiero verso il vuoto
ha permesso loro
di trovare l’equilibrio psicofisico
del proprio stato d’essere.
Una frase di Sun Tzu, filosofo e stratega
vissuto tra il VI e il V secolo a.C,
risuona spesso in me:
“Se conosci il nemico e te stesso,
la tua vittoria è sicura.
Se conosci te stesso ma non il nemico,
le tue probabilità
di vincere e perdere sono uguali.
Se non conosci il nemico
e nemmeno te stesso,
soccomberai in ogni battaglia.”
Rileggere questo pensiero
mi porta a domande senza risposta
perché non sono misurabili.
Conosco me stesso?
Conosco il nemico,
l’antagonista che appare
in forme e circostanze sempre diverse?
Cosa conosco di me stesso
e, ancor più, cosa non conosco?
E se il nemico, nella mente di Sun Tzu,
fossi sempre io?
Nel coaching si parla di Inner Game.
In sintesi, il mio Sé “Pensante”
inizia a giudicare le azioni del mio Sé “agente”,
andando a condizionare
il potenziale e le capacità di fare.
Come attenuare
il nostro giudizio depotenziante?
Come migliorare l’autoconsapevolezza?
Come rielaborare le nostre credenze,
eliminando gli automatismi disfunzionali?
Quali parole usare?
Quante riflessioni!
Forse é meglio non pensare
e continuare a fare ciò che si è sempre fatto
senza lamentarsi
dell’attuale stato d’essere.
Ma se volessi uscirne?
Se la mia intenzione
fosse scavalcare la zona di confort,
per esplorare, crescere, migliorare, conoscere,
cosa é meglio scegliere di fare?
Nei miei ricordi scolastici
c’è una materia, in particolare,
che oggi é al centro della mia attenzione:
la chimica.
Chiudo gli occhi,
la campanella della terza superiore suona…
Anno 1979.
Il ricordo più vivo riguarda i bilanciamenti!
Già… Il caos…
Come fare in modo che il numero di atomi
di un elemento chimico
sia uguale tra reagenti e prodotti?
Matematica e forze energetiche,
formule e chimica comportamentale,
come in una partita a tennis fra “yin e yang”
in continua ricerca di equilibrio.
Se il nostro corpo é un laboratorio,
chi é il chimico che decide
quanti reagenti e quali prodotti gestire?
Chi é il direttore d’orchestra
che decide il corretto equilibrio?
Chi decide il nostro stato d’essere?
Anno 2023.
Tante domande
e l’attuale sensazione
di aver compreso la spiegazione
di un frammento di mosaico
che appartiene ad un quadro complesso
di una conoscenza senza limiti.
Siamo atomi, composti al 99,9 % da energia.
La materia è solo una parte minima: 0,01%.
Ripeto: 99,9 energia contro 0,01 materia.
Eppure i limiti dei nostri cinque sensi
non consentono di percepirci come energia.
Gli atomi non sono solitari:
accoppiandosi creano molecole.
Noi siamo un insieme di molecole.
Tutto in noi si muove
unito ad un tutto attorno a noi.
Gli atomi si accoppiano,
le molecole si creano, si dividono,
si ricombinano, nulla é statico.
Una gran parte della nostra felicità
viene percepita in noi
grazie alla formazione molecolare
di una determinata quantità di SEROTONINA:
dieci atomi di Carbonio,
scelgono di unirsi con dodici di Idrogeno,
due di Azoto e uno di Ossigeno,
formando C10H12N2O
sua eccellenza, la Serotonina.
Nel sistema nervoso centrale,
la serotonina svolge numerose funzioni:
regola l’umore, il sonno,
la temperatura corporea, la sessualità,
l’empatia, le funzioni cognitive,
la creatività, l’appetito…
Ma se una determinata quantità di serotonina
può innescare la sensazione di essere felici,
perché la mia felicità
non é identica alla felicità di un altro
con pari quantità di Serotonina?
Le molecole hanno uno zainetto
con un’informazione specifica?
Chi é il fornitore di questi zainetti
contenenti una memoria?
Quanto tempo permane la Serotonina in noi?
Quante domande!
La mente umana
può confondere la realtà con l’illusione
soprattutto quando quest’ultima
si presenta con una forte somiglianza alla realtà
o quando la persona è sotto l’influenza
di sostanze che alterano la percezione.
Tuttavia, in generale,
la mente è in grado di distinguere
l’illusione dalla realtà
attraverso i sensi e l’analisi dei dati ricevuti.
Se una persona
viene ingannata da un gioco di prestigio,
può capire che si tratti di un’illusione
una volta che il trucco viene svelato.
Inoltre, la mente umana
è in grado di distinguere la realtà dall’illusione
mediante il ragionamento e l’analisi critica
ma, prima di comprenderla e identificarla,
nel laboratorio chimico del corpo
si innesca una reazione.
Se ho paura del buio
e ho la consapevolezza
che in esso non ci sia nulla,
quanto diventa palpabile la paura
che nasce da una convinzione illusoria?
Se ho un pensiero positivo,
non realistico,
perché inizio a sorridere?
Ritorniamo ai nostri zainetti.
Chi decide il contenuto informativo
della mia Serotonina, é in me!
È in me chi prende informazioni
dal cassetto dei ricordi,
un database informativo genetico
forse infinito se parliamo di DNA.
Il DNA, altre molecole chimiche
che si trovano all’interno
di tutte le nostre cellule dell’organismo,
ad eccezione dei globuli rossi.
Posso io scegliere
se secernere serotonina o cortisolo,
ossitocina o adrenalina?
Si!
È facile?
No!
È fattibile?
Si, si può fare.
Non sono l’unico a dire
che allontanare da sé le interferenze,
con una sana meditazione
e un respiro consapevole
permetta di aprire
quel nostro contenitore informativo,
per poter dire al nostro direttore d’orchestra
di cambiare le abitudini depotenzianti
che ci impediscono di progredire.
Raggiunta una frequenza chiamata theta,
in uno stato di relax meditativo,
con una corretta respirazione,
un pensiero vivido, lontano da interferenze,
é possibile cambiare l’informazione
all’interno dello zainetto della molecola,
là dove il contenuto é depotenziante.
Neuroni e sinapsi in piena attività,
magicamente condizionati
dall’illusione di un film inventato,
entrano in gioco
per cambiare il nostro stato d’essere.
A questo punto spetta a noi la scelta
di riempire di informazioni
un nuovo zainetto
o cambiare il contenuto di uno già esistente.
Siamo passati dal pensare al creare.
Si, il pensiero ha creato
una nuova chimica in noi,
molecole con una nuova
e specifica informazione
e noi ci trasformiamo in essa,
inebriati da una quantità immensa
di ciò che abbiamo creato volutamente.
Miliardi di cellule vengono informate.
Come gocce di pioggia
che bagnano e impregnano un terreno,
le molecole, con l’aiuto delle frequenze
della nostra acqua,
inondano i canali informativi.
Così, dal pensiero,
noi diventiamo ciò che abbiamo creato.
Diventare chimicamente
ciò che abbiamo pensato,
ci porta ad esprimere
ciò che siamo diventati.
Un sorriso,
l’emozione di una nuova convinzione,
brividi sulla pelle,
l’eliminazione di una paura
e molto altro…
Esprimere ciò che percepiamo,
ci porta a sperimentare.
A questo punto IO SONO
ciò che ho pensato.
Il nuovo stato d’essere crea un’emozione
e tutto il processo viene inserito in uno zainetto,
nel suo contenitore chiamato inconscio,
il nostro comandante nascosto che, questa volta,
non ha impartito un ordine
ma ha ricevuto un comando supremo:
la nostra scelta.
Adesso spetta a noi,
fuori da ogni grotta
e immersi nella vita unica e irripetibile,
riconoscerci creatori del nostro stato d’essere,
magneti di quello che ci circonda,
in quanto, a livello atomico, nulla é separato.
L’evento più importante è qui e ora.
Sinfonia in benessere maggiore.
Teatro della Vita quotidiana.
Orchestra della chimica interiore.
Il Direttore sei tu.
Nicola Pisani
le piramidi
dentro
di
noi