Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Contemplazione. Attrarre bellezza nel tempio interiore.

 

stelle-logogenesi

 

Le stelle, simbolo divino
dell’immortalità dell’anima,
sono raffigurate in questo dipinto funebre
dell’Antico Egitto
che risale al 1300-1200 a.C.

Andando avanti nei secoli,
“Stelle” è forse la parola chiave
della Divina Commedia.
Non è solo l’epilogo
dell’opera di Dante Alighieri
ma è il termine con cui si concludono
gli ultimi canti dell’inferno,
del purgatorio e del paradiso.

Le stelle, intese simbolicamente
come punto di riferimento luminoso,
non sono solo in contrasto con il dolore
e la disperazione infernale,
ma sono anche riferimenti di speranza,
conferme di beatitudine.

Contemplare significa letteralmente
“attrarre nel tempio interiore”.
Sarà accaduto al faraone,
allo schiavo che ha costruito la piramide,
al sommo poeta
e anche alla persona contemporanea
che sta leggendo questo articolo.

Nell’arco del tempo
il fenomeno della contemplazione
è rimasto immutato
nella sua pura essenza:
“NON DOVER FARE NULL’ALTRO
CHE LASCIARE ENTRARE NEL TEMPIO”.

Per questo motivo, oltre tremila anni fa,
un artista sconosciuto ha dipinto la stella
con un tratto sintetico,
come fosse una persona stilizzata
sdraiata per terra
o galleggiante nel mare
con mente, gambe e braccia aperte
nelle cinque direzioni.

Uni-verso.

In acqua si dice così: “fare la stella”.

Quando contempliamo la volta celeste,
possiamo sentirci sperduti,
ma anche galleggianti, senza sforzo
e connessi con tutto

“L’amor che move il sole e l’altre stelle.”

Per questo motivo
il tempio interiore della contemplazione
è l’unico stato, semplice e supremo,
in cui le persone possono sentirsi uguali.

Sergio Bianco #logogenesi.

 

 

 

 

2 pensieri riguardo “Contemplazione. Attrarre bellezza nel tempio interiore.”

  1. Biagio Iurilli ha detto:

    Materia energia informazione non ci abbandonano mai, sono un flusso continuo che ci portano alla ricerca dell’ordine che è lasintesi della bellezza.

  2. Nicola Pisani ha detto:

    Contemplare è aprire il cuore all’infinito, lasciando entrare la bellezza dell’universo dentro di noi.

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