“Ci siamo andati perché era lì”. Il magnetismo della luna.
“Ci siamo andati perché era lì”.
Sembra la frase di un turista
entrato per caso nel primo ristorante,
senza pensarci troppo su.
Invece, è la frase di un viaggiatore illustre,
un nobile esploratore dello spazio,
uno che vuole lasciare
la sua impronta proprio lì,
sulla luna.
Quell’astronauta siamo noi,
con la nostra Impresa:
un piccolo esempio di uni-verso.
“Ci siamo andati perché era lì.”
Per andare sulla luna
occorrono calcoli matematici,
investimenti,
coraggio per sfidare l’ignoto,
scienza esatta per avere un ritorno,
preparazione fisica e psichica,
ingegneria d’avanguardia,
lavoro di squadra,
allineamento tra amore,
passione e conoscenza.
In ogni Impresa
è determinante la visione onirica,
il raggio-laser verde
che indica la direzione e la traguarda.
Occorre la frase simbolica semplice,
memorabile,
che sfida e infrange le leggi di gravità.
In origine:
“Ci andremo perché è lì.”
Ora:
“Ci siamo andati perché era lì.”
Come un destino inevitabile,
si manifesta la leggenda personale
e la direzione dell’Impresa stessa.
E poi c’è l’aspetto poetico.
È proprio la presenza costante della luna
a generare il desiderio di conquistarla.
Il racconto, il mito,
il viaggio di Astolfo, la pazzia,
il viaggio di Giulio Verne, la fantasia.
E ancora, dalla luna alla terra.
La vendemmia dei contadini,
la semina del futuro raccolto,
la viriditas alchemica delle gemme,
l’influenza delle maree
e, certamente, l’Amore.
La capacità della luna
di partecipare ai sogni di tutti,
la pazienza di contemplare baci
nel silenzio della complicità,
l’umiltà di tuffarsi nei pozzi,
cannocchiali puntati verso le stelle,
la visione misteriosa
della volta celeste
e di quel cerchio, pieno o sfalciato,
nel quale appare la misteriosa faccia
così simile al viso di ognuno di noi.
Proprio noi umani,
ai quali è stato concesso
il privilegio e il dono della vita
non possiamo ignorare la luna,
la missione di trasformare l’esistenza
in un semplice capolavoro.
Nel nostro piccolo,
nel mestiere quotidiano svolto
allineando amore, passione e conosenza,
diventiamo astronauti
e conquistatori del nostro spazio.
Col dito indice
pigiamo quel bottone luminoso
circondato da stelle
e raggiungiamo i piani alti dell’esistenza.
Ci siamo andati perché era li.
Questa frase, questa illusione magnetica
questa visione pragmatica,
variabile da persona a persona,
per me ha un preciso nome:
Logogenesi.
Sergio Bianco, Logogenesi