Caravaggio e il simbolo tris-triste di Spotify
Spotify è un’applicazione
che consente di ascoltare musica.
Il motto dell’impresa,
fondata a Stoccolma nel 2006, è:
“musica per tutti”.
Se decidi di utilizzare Spotify
appare sul tuo schermo il loro simbolo:
un cerchio verde
con una tripla curva discendente
di colore nero:
l’icona della tris-tristezza,
nella visione del metodo Logogenesi.
Mentre gli orologi in tutto il mondo
sono fotografati alle 10 e 10,
ora del sorriso,
Spotify sceglie di inquinare
lo schermo dei propri clienti
e anche il loro umore,
con un simbolo che evoca tristezza.
I neuroni-specchio non mentono:
una persona che guarda chi sbadiglia
è stimolato inesorabilmente a sbadigliare.
Se un simbolo
ha linee paraboliche convesse,
tristi e discendenti,
chi guarda è stimolato ad essere triste.
Semplice.
Questo fenomeno di corrispondenza
tra simbolo e umore,
oltre a essere intuitivo
per una mente fresca,
è anche provato
da studi neuroscientifici.
Il gusto personale
non ha valore nel dominio dei simboli:
la neuroscienza conduce infatti
a un risultato percettivo universale
connesso a gesti,
a segni primordiali e ancestrali
presenti nella mente
e nel cuore di tutti:
in primis il sorriso.
In conclusione,
mentre la missione di Spotify
è diffondere musica,
suono, piacevolezza,
il simbolo che rappresenta l’Impresa
trasmette sensazioni opposte.
Tristezza per tutti,
altro che musica per tutti!
Ancora una volta,
assistiamo al caso di un simbolo sbaragliato
da un grafico 005
con licenza di uccidere il brand.
Il fatturato di Spotify nel 2023
ha superato i 13 miliardi di dollari…
Nonostante la presenza di un simbolo
che lavora contro gli interessi dell’Impresa,
aggiungo io.
Quanto avrebbe potuto fatturare la stessa Impresa
con un simbolo impeccabile
creato in virtù dei codici della Logogenesi?
E soprattutto, quanto sarebbe cresciuto
il valore immateriale percepito del Brand?
Mettetemi alla prova e lo saprete.
Concentriamo l’attenzione sul segno grafico:
La tripla linea incurvata
in senso contrario al sorriso
non è simmetrica rispetto all’asse mediana
ma sbilanciata verso destra.
Ogni curvatura sprofonda ulteriormente
stimolando le aree connesse alle emozioni negative:
disagio, malinconia, sconfitta,
perdita, tristezza, disgusto.
Lo dimostra Caravaggio,
pittore del buio e della luce
intesa in senso pittorico e spirituale.
Analizziamo il quadro
dipinto da Caravaggio nel 1602:
“Giuditta che taglia la testa a Oloferne”.
Caravaggio, per rappresentare questa scena
di dolore, violenza e raccapriccio,
dipinge sul volto dell’anziana servitrice
le stesse linee curve discendenti di Spotify.
La fronte grinzosa dell’anziana
riporta le stesse linee grinzose del simbolo.
Qualcuno ha commesso un errore.
Caravaggio, nella vita, ne ha commessi tanti
ma, riguardo alla sua opera pittorica,
nulla da dire:
ha dipinto il dolore che voleva trasmettere.
E Spotify
cosa vuole trasmettere col suo simbolo?
tristezza o musica?
Sergio Bianco #logogenesi.
Un simbolo depotenziante offusca la melodia più armoniosa.