“Avremo Sogni come Fari.” Il Principio primo.
“Siamo quelli che guardano
una precisa stella in mezzo a milioni,
quelli che di notte,
luci spente e finestre chiuse,
non se ne vanno da sotto i portoni.”
Sono parole presenti nel brano
“Quelli che restano”
che Elisa, autrice del pezzo,
canta insieme a Francesco De Gregori
dando vita a un memorabile video
con immagini in bianco e nero.
Dopo queste parole poetiche
sembra difficile
far emergere ulteriore poesia.
Eppure Elisa ci riesce
con una semplice frase.
“Avremo sogni come fari.”
Soggetto e articoli sono sottointesi.
Il verbo avere, declinato al futuro,
esprime certezza.
Avremo:
Il sogno è connesso al verbo avere.
“Come fari”
sembra di sentire “come fare”,
parole che evocano il metodo
ma anche i gesti quotidiani.
Mi piace pensare che
la costruzione scientifica del sogno
si manifesti anche in modo pragmatico:
il sogno illumina come un faro ogni azione,
ogni sentimento, ogni intenzione,
ogni impensabile follia
e rende il sogno stesso
realizzabile grazie a un metodo
e ad una suprema convinzione:
sapere che è possibile
e vederlo già presente nella sua luce.
La foto prescelta del faro
che si staglia sul mare tempestoso,
è l’immagine istituzionale di un’impresa
leader nella creazione d’interni
per mega-yachts e dimore di prestigio.
È un’impresa di falegnami e pionieri,
inventori di un metodo innovativo.
Qual’è il loro segreto?
DNA:
tradizione artigiana da quattro generazioni.
Brevetti d’ingegno.
Tecnologia d’avanguardia.
1618, il numero della sezione aurea.
Logogenesi con i suoi 12 codici.
E naturalmente il FOCUS:
la capacità tenace e visionaria di guardare
una precisa stella in mezzo a milioni.
Sergio Bianco #logogenesi
Sogni come fari: ci guidano nel buio, rischiarano l’orizzonte, illuminano di saggezza ogni follia.