L’Anima nell’Impresa e in ogni essere.
Questa riflessione sull’Anima
ha origine da Logogenesi,
il dominio che meglio conosco.
Non ho prove scientifiche
riguardo a quanto affermo:
è semplicemente il mio pensiero.
Poiché microcosmo e macrocosmo
sono corrispondenti,
provo ad applicare i principi
che mi illudo di conoscere,
estendendoli ai misteri dell’infinito.
Nel metodo Logogenesi,
il Simbolo concentra
Visione e Valori d’Impresa nel segno unico.
Il Simbolo si allinea
rispetto a dodici codici:
idea, originalità, motivazione,
sintesi, chiarezza, riproducibilità,
coerenza, estetica, matematica,
emozione, segreto, racconto.
Nel corso del tempo, il titolare d’Impresa
trasferisce le sue conoscenze
alla discendenza.
Eventuali macchinari e tecnologie
si evolvono con i tempi.
Mentre tutto scorre e cambia,
il vero Simbolo è senza tempo
e resta tale nel passato,
nel presente e nel futuro.
L’Anima, come il Simbolo,
racchiude l’istante sincronico.
Quando una persona
termina la propria esistenza terrena,
il corpo svanisce mentre l’anima permane.
Le persone che restano in vita
sperano e sentono istintivamente
che si ricongiungeranno a ogni persona amata.
Ma in che modo e in quale età e condizione
si ricongiungeranno ad essa?
La rivedranno giovane, anziana,
nel pieno delle forze fisiche,
all’apice della saggezza mentale
o in altri stadi fragili della vita?
Nella mia personale visione,
come il Simbolo racchiude, nel segno unico,
lo spirito dell’Impresa,
l’Anima racchiude
l’essenza sincronica del singolo essere.
Immagino che tale essenza
sia parte inscindibile del tutto,
come una goccia d’acqua nell’oceano.
L’anima non è quindi legata a un tempo
o a una condizione terrena.
Osserviamo con chiarezza un’elica ferma.
Come ha intuito la mia preziosa compagna,
quando l’elica gira vorticosamente,
non riusciamo più a distinguerla
ma l’elica esiste sempre:
i nostri occhi non riescono a vederla
poiché essa si muove a velocità superiore.
Allo stesso modo l’Anima,
come essenza sincronica,
sarà percepibile in altro modo,
modo che ora, con i nostri sensi,
non possiamo cogliere.
La vita umana,
il capolavoro dell’esistenza
unica e irripetibile,
è quindi strettamente connessa
allo splendore della nostra Anima-simbolo
che si manifesta su differenti piani.
Si manifesta nella vita terrena
in forma di esempio, di opere,
di amore e di Attenzione (con A maiuscola)
nei gesti semplici e quotidiani.
L’Anima-simbolo
si manifesta poi nella vita ultraterrena,
staccata dal corpo impermanente,
in forma di luce
al momento non percepibile
con i nostri limitati sensi.
L’esistenza è quindi un progetto architettonico
quotidiano, minuto e sottile
e, al tempo stesso, immenso e permeato di eternità:
ecco perché la vita ha valore sacro.
Ecco perché, nel mio piccolo, ho scelto
di fare questo mestiere in questo modo.
Nella foto, l’Attenzione di Chagall.
Hai espresso una profonda riflessione sull’Anima e la sua connessione con il concetto di Simbolo e con la vita umana. L’approccio che hai adottato, nonostante manchino prove scientifiche, è intriso di introspezione e saggezza personale. La tua analogia tra il Simbolo e l’Anima, entrambi portatori di un’essenza sincronica, è affascinante e invita alla contemplazione. Inoltre, la tua descrizione dell’Anima come un elemento senza legami con il tempo o le condizioni terrene offre una prospettiva unica sulla spiritualità e sull’essenza umana. La tua visione della vita come un progetto architettonico, minuto e sottile, ma allo stesso tempo immenso e eterno, conferisce un senso di valore sacro all’esistenza umana. Il tuo modo di esprimere queste idee riflette un profondo impegno personale e una dedizione alla comprensione dell’Anima e del suo significato nella vita di ognuno.
Grazie Nicola. Osserva l’attenzione di Chagall. Albachiara è fantastica quando è assorta. La bellezza è qui.