Analisi del logo d’Impresa a nove anni.
Il ragazzino ha 9 anni
e fa la quarta elementare.
Ha giocato a pallone
tutta la mattina
nel piazzale sterrato
ed è ancora accaldato.
Ha pantaloncini corti,
sandali con i due occhi
e calze bianche, al mattino,
grigie al pomeriggio.
Le ginocchia sono sbucciate
con i graffi degli eroi.
Per arrivare all’appuntamento
dovrebbe prendere il 41
fino in centro
ma lui preferisce fare diversamente
e raggiunge il Palazzo di corsa.
All’ultimo piano del grattacielo,
nella sala riunioni,
lo stanno aspettando.
Una delle più importanti
Compagnie di navigazione
vuole il suo parere.
Tutti i manager sono seduti
al tavolo ovale.
C’è il presidente, il suo braccio destro,
gli esperti del marketing,
il consiglio di amministrazione al completo.
Giacca e cravatta è il dress code.
Una segretaria in tailleur blu oltremare
lo annuncia
e il ragazzino fa il suo ingresso.
Nella parete centrale
troneggia il simbolo dell’impresa.
Il ragazzino resta in piedi e lo osserva.
Sono tutti in silenzio.
“La lettera C
rappresenta la terza categoria.
Tutti sanno che i club forti
giocano in serie A.
Gli ultimi retrocedono e vanno in B.
Gli ultimi retrocedono e finiscono in C.”
Silenzio.
“La ciminiera è il simbolo
dell’inquinamento.
Lo sanno anche i bambini:
fumare come una ciminiera fa male.”
Il ragazzino si toglie un sandalo
e lo sbatte con forza
contro il piano del tavolo ovale.
Le stilografiche sobbalzano.
I bicchieri di vetro oscillano.
La voce diventa una spada di fuoco.
“Come è possibile
che una compagnia di navigazione
come la Vostra,
una compagnia che porta i turisti
in crociera in tutto il mondo
sia rappresentata
dal simbolo dell’inquinamento
e da una lettera di terza classe?
Silenzio imbarazzante.
Nessuno ha il coraggio di obiettare.
Il ragazzino se ne va con la scarpa in mano,
prende insolitamente l’ascensore e scende.
Nel viaggio verso il pianeta Terra
volge lo sguardo in basso.
La calza bianca,
senza il sandalo indossato,
ha stampati due occhi neri.
Due occhi di una precisione assoluta.
Due occhi in grado di vedere
ciò che per i grandi è invisibile.
Sergio Bianco #logogenesi
Ho visto Sergio all’opera.
Dice No a ciò che non lo fa vibrare, gli gira attorno, lo trasforma cambiando il punto di osservazione. Entra in ascolto con il circostante percependo ogni singola nota. Non osserva solo ciò che vede ma si rivolge all’anima, accordandosi col tutto.