Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Alberibelli. Genesi del Nome e di un ideale.

 

alberelli-05:55

 

Stavamo camminando insieme
lungo i sentieri impervi
del Promontorio di Portofino,
in un tratto in cui i pini,
sullo sfondo del mare,
si stagliano maestosi.

“Che alberi belli”
ha esclamato la mia preziosa compagna.

E lì, c’è stato, letteralmente,
il colpo di fulmine:
Alberibelli.

Una parola unica e profonda:
contiene la Natura, le radici,
l’unione tra terra e cielo,
la materia prima delle antiche navi,
le braccia protese come rami,
a sfiorare le stelle,
il rifugio dei celesti volieri
per riposarsi un attimo
prima di volare oltre.

Il Nome Alberibelli
contiene anche il segreto,
undicesimo codice della Logogenesi.

Il segreto
è la duplice chiave di lettura,
la combinazione criptata
che fa scattare l’emozione.

Gli articoli di questo blog,
oltre settecento,
sono pubblicati alle 05,55.

Svegliarsi all’alba,
seguendo il ciclo del sole,
è il segreto della libertà,
almeno per me.

All’alba trovi il mondo senza il mondo.

All’alba trovi le strade libere,
le brioches appena sfornate,
le spiagge incontaminate.

All’alba senti il silenzio
e soprattutto, in quel tempo prezioso,
l’energia gira veloce.

L’alba è connessa con l’anticipo.

Essere primi, senza tensioni, senza ritardi.

In un mondo di ritardo cronico
e di persone senza tempo,
l’anticipo è la ribellione pura.

Essere fuori dai flussi conformi.
Essere liberi da simboli depotenzianti
di pelle o di Impresa.
Essere semplici, gentili,
consapevoli e attenti
nel rapporto tra UNO e universo:
Alberibelli.

L’alba è l’inizio.
Il primo dei 1440 minuti,
il tempo imparziale
per avviare il nostro capolavoro quotidiano
vivendo, da vivi.

Sergio Bianco #logogenesi.

 

 

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