Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Acoustic Night 23. Quadri di scena su tre livelli

La ventitreesima edizione
di Acoustic Night,
in scena a Maggio
al teatro della Corte di Genova
ha visto come protagonisti
Beppe Gambetta,
François-Félix Roy,
Matteo Leone
e Aysanabee.

Lingua Madre era il titolo dello spettacolo
dedicato alle minoranze linguistiche
che mantengono, attraverso la musica,
cultura e tradizione.

Oggi mi concentro sui quadri di scena
poiché molte persone,
al termine del concerto,
mi hanno chiesto
in che modo sono stati realizzati.

I files dei quadri
sono stati proiettati
a pieno schermo, ad alta definizione
ed occupavano in modo avvolgente
tutto il fondale della scena.

Ad ogni canzone
corrispondeva un nuovo quadro.
Ognuno dei 24 quadri
è stato sviluppato su tre livelli:
La fase pittorica,
la fase fotografica
e l’inserimento vettoriale del simbolo.

Come prima cosa
mi sono procurato un centinaio di plettri
e li ho dipinti con i miei acrilici
creando varianti di colore impressioniste.
Poi mi sono procurato
semi di anice stellato,
affascinanti per la loro forma
e per il significato simbolico.
Quindi ho posizionato
la macchina fotografica
fissa sul cavalletto
e ho iniziato a comporre i quadri
scegliendo e unendo i plettri colorati
con i semi di anice stellato.
Diaframma 8,
come consiglia Izabella Jaroszewska.

Conoscevo la scaletta musicale
dei brani del concerto
e quindi i semi di anice
corrispondevano alla posizione
dei musicisti presenti sul palco
che, nello svolgimento del concerto,
eseguivano brani singoli,
oppure in coppia, oppure brani corali.

La luce unica radente posizionata a destra
della macchina fotografica,
ha conferito ad ogni quadro
il senso del rilievo e della profondità
trasformando lo schermo piatto
in uno sfondo suggestivo
che appariva quasi tridimensionale.

Con Beppe e Federica
abbiamo scelto insieme i quadri
identificando i soggetti giusti
in base al colore, all’atmosfera musicale
e al significato delle canzoni.

Infine, come terzo livello
ho inserito il simbolo dell’anice stellato
che avevo creato su misura in vettoriale,
(con programma ai. illustrator)
generando delle trasparenze di colore
più o meno accentuate.

 

Ecco la motivazione del quadro di scena
che l’amico Beppe Gambetta
ha letto durante il concerto:

“Lingua Madre è un seme che racchiude,
nel suo piccolo, tutte le potenzialità,
Ho scelto il seme di anice stellato
per la sua primordiale bellezza
e perché collega,
nel nome e nel segno,
le nostre radici al cielo.
Ho disegnato
ogni singolo seme con una spirale
che evoca l’universo femminile,
il grembo materno, l’origine della vita.
I plettri colorati, resi vivi dalla luce,
sono il terreno più fertile.
Lingua madre feconda la musica
e fa fiorire l’accordo perfetto:
quel mistero incantevole
che unisce micro e macrocosmo,
la semplice nota
con l’armonia dell’insieme,
la terra con le stelle.”

Ultima nota riguarda l’aspetto economico,
che è sempre da tenere in considerazione.
Escludendo il tempo,
il costo per realizzare 24 quadri di scena
è stato inferiore ai 40 euro.
È tutto.
Ci vediamo il prossimo anno
per la nuova edizione di Acoustic Night 24.
Ci incontreremo qualche mese prima
con Beppe e Federica
per il rito del risotto
e chissà quali idee usciranno fuori…

Sergio Bianco Logogenesi

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