Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Dalla bici alla bic. Anagramma del Nome e Cognome.

 

bici-bici-taccuino-Sergio-Bianco

 

A volte,
l’anagramma del Nome e Cognome,
contiene la traccia del nostro destino.
IO SOGNARE BIC,
O SOGNARE BICI
sono solo alcune delle frasi
presenti in SERGIO BIANCO.

La bici è l’elemento simbolico
presente nei quadri
della “Forza della non gravità“.

Nella mia visione, la bici
è l’a-bi-ci della vita.

La bici è posteggiata, dall’anno duemila,
sulla punta del campanile di Apricale.

La bici possiede l’arte del cambio
e la potenzialità pittorica del cavalletto.

La bici racchiude lentezza e velocita:
sei tu il motore,
la carica interiore che genera movimento
e anche luce dinamica (dinamo).

In bici, puoi cogliere
il minimo dettaglio di Natura
e avere l’illusione di volare nel vento.

La bici è l’equilibrio perfetto,
la memoria indimenticabile
e la certezza di saperci sempre andare.

Sullo stradone sterrato,
il contadino con gli scarponi,
seguito a ruota dalla sua donna cannone,
seguiti dal bambino senza denti davanti,
tutti e tre,
rigorosamente in bici, pedalano sospesi
in sella allo stesso sottile equilibrio.

Nessuno,
se non lo avesse visto o provato di persona,
potrebbe mai credere possibile
questo fenomeno di equilibrio dinamico
che invece si manifesta in modo magico.

La bici, in senso onirico,
è la bici che vola come un desiderio.

Nei miei dipinti,
un albero di biciclette
si intitola “Frutti della passione”.

La bici in equilibrio su un filo,
teso tra due nuvole,
si intitola “Sostegni morali”.

La bici sotto un ombrello,
che genera un cilindro di non pioggia
anche sopra l’ombrello stesso,
si intitola “Pensiero positivo”.

Titoli scritti e disegni schizzati in origine,
su un taccuino da viaggio:
ecco il motivo della Bic.

La bic è la mia stilografica ufficiale.
Una stilo comodamente smarribile.

Dopo anni e anni ho raggiunto l’88%
della potenziaità di questo mezzo di scrittura.

Lo domino e lui si fa condurre e mi guida
come il destriero Bucefalo per Alessandro Magno.

Oltre cento marchi d’Impresa,
racchiusi nel libro “I codici della Logogenesi”,
prima di essere elaborati
come vettoriali matematici,
sono tracciati in modo estemporaneo,
nei taccuini da viaggio
o dietro gli scontrini della frutta,
con l’inseparabile penna nera
del barone Bich.

Nei prossimi giorni parlerò della Bic
e del modello geneticamente modificato
che ho creato in 100 pezzi.

Restate sconnessi, che è meglio.

Sergio Bianco. Logogenesi.

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