Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Il simbolo insegna. Omaggio a Lindbergh.

 

Lindbergh-Fossati

 

Uno dei testi poetici che preferisco,
scritto e cantato da Ivano Fossati,
è Lindbergh. Lettere da sopra la pioggia, 1992.

C’è un senso di solitudine e di infinito
quando Fossati afferma
“non è difficile partire contro il vento
ma casomai partire senza un saluto.”

Partire contro il vento, nella mia visione,
significa partire con lo Zeffiro negli occhi.
Il vento del vuoto che genera numeri infiniti.
Partire, ad esempio, 820 anni fa, da Pisa
navigando verso il mondo arabo
per tornare con un risultato assoluto:
Zero.
Lo Zephirum.

Nella vita
c’è sempre chi aspetta Qualcuno
prima di partire
e c’è il viaggiatore solitario
che si gode l’unico vantaggio
di decidere l’istante esatto
in cui prendere il volo.

Sentirsi, come scrive Fossati,
“l’anima di un pesce con le ali
volato via dal mare per annusare le stelle”
mi ricorda un fatto personale.
Mi ricorda il disegno
tracciato da mio figlio Francesco
a rifasciare la cover
del libro “Illusioni”,
le avventure di un messia riluttante,
di Richard Bach.

Un regalo prezioso e unico creato per me.
Questo disegno al tratto,
che introduce l’articolo di oggi,
raffigura un avventuroso biplano
con squame di pesce
e il simbolo di un grande e visionario occhio
al posto della ruota.

Scrive Fossati:
“Difficile non è nuotare contro la corrente
ma salire nel cielo e non trovarci niente.”

Mi piace pensare che non trovare niente
sia già trovare qualcosa.

Ma il punto del brano Lindbergh
che sento di più
e che risuona come un diapason
è connesso a Logogenesi
e alla forza dei Simboli,
concentrazione di visione e valori d’Impresa.

Scrive Fossati
“Dal mio piccolo aereo di stelle io ne vedo,
seguo i loro segnali e mostro le mie insegne.
La voglio fare tutta questa strada
fino al punto esatto in cui si spegne”.

Qui, in questi versi,
c’è l’orgoglio verso il proprio Simbolo,
la propria insegna mostrata con fierezza.

Il Simbolo è una polena.
La scultura in forma di drago,
di grifone o di sirena
posta alla prua della nave.
Non importa se nave di mare,
di terra o di cielo.

Il Simbolo è l’amuleto forgiato
allineando dodici codici,
amore e conoscenza.

Il Simbolo è il compagno di mille tempeste,
il complice con il quale rubare cavalli di schiuma.
il timoniere e il comandante
che orienta la nave
e apre la via verso rotte sconosciute.

Il Simbolo insegna a esplorare,
Il Simbolo insegna a superare ostacoli,
a celebrare vittorie,
a tramandare Visione e valori,

Il Simbolo insegna.

Sergio Bianco, Logogenesi

 

 

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