Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

La scuola degli Dei. Il libro dalle grandi orecchie.

 

La-scuola-degli-Dei-Stefano-D'Anna

 

Non ho mai conosciuto
l’autore di questo libro-capolavoro
ma lo sento vicino
come un compagno di scuola
dell’ultimo banco:
Siamo lì, fianco a fianco, gomito a gomito,
con un occhio seguiamo la lezione
mentre, con gli altri tre occhi
tracciamo piani di volo
contemplando alberibelli.

Più che un libro è una mappa,
un piano di fuga,
così è scritto nel retro della copertina.
Portavo questo libro sempre con me,
nello zaino, in canoa, in viaggio…
Leggevo, ascoltavo e sottolineavo
fino a eleggerlo
il libro dalle grandi orecchie.

Le orecchie, per un volume stampato
sono medaglie al valore.

L’orecchio non è solo
l’angolino della pagina ripiegata,
è la saggezza calma dell’elefante,
la memoria memorabile,
la voglia di ascoltare di nuovo,
di sentirselo dire un’altra volta
con le parole giuste,
nulla di più e nulla di meno.

Mi piace pensare che, prima del libro,
ci sia il manoscritto,
e prima ancora appunti meditati
o presi al volo negli aeroporti.
E, prima ancora,
pensieri captati come intuizioni
suggeriti dal Dreamer,
dall’evento casuale e sincronico
o dagli antagonisti,
impeccabili complici evolutivi.

E prima ancora,
mi piace pensare che ci sia
la voglia di accordare tutto insieme,
nero e bianco, bianco e nero
come gli 88 tasti di un pianoforte
che, nel limite metodico di una gabbia,
generano musica infinita.

E prima ancora,
prima ancora dell’idea,
primo codice della Logogenesi,
mi piace pensare che ci sia l’intenzione.

Per questo motivo
è così importante fermare le idee.
Fermarle per renderle inarrestabili.
Scrivere le intuizioni indescrivibili
prima che la pioggia
le faccia scivolare,
dal fiume al mare.
Le idee sono microscopiche pepite d’oro
che il libro setaccia.

Apri il libro e ogni lettera è un buco.
Sta a te, esploratore e cercatore d’oro,
scorgere la parola di luce.
L’alchimia del libro è questa:
eliminando tre protoni,
dal clichè di piombo 82,
matrice pesante,
si passa alla parola d’oro 79.

C’è corrispondenza
tra micro e macrocosmo.
Tra ognuno di noi e l’infinito.
Questa è l’idea più responsabile,
più concreta
e più partecipativa di Uni-verso.

Sergio Bianco #logogenesi

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