Gershwin e i solluccheri inimitabili di Anna Ulpts.
Mi piace pensare che,
nel momento in cui assaggi
qualcosa di straordinario,
parta idealmente
la musica di Gershwin più appetibile
e più famosa:
i primi dodici secondi della rapsodia in blu.
La prima nota dell’assolo di clarinetto
sale fino a raggiungere
le vette più elevate del piacere.
Poi, dal settimo cielo,
la rapsodia si scioglie nel palato
e scende,
come un ruscello dell’eden,
fino a rinfrancare ogni meandro
del corpo e dello spirito.
In quel tempo
le tue papille gustative strabuzzano
e cerchi di capire le note o i codici
che compongono quella sinfonia.
Questo si manifesta
quando hai la fortuna di assaggiare,
i solluccheri originali di Anna Ulpts.
Il sollucchero,
per definizione di vocabolario,
è un senso di profondo godimento
e di intima compiacenza.
Sollucchero è quindi il Nome
che ho inventato per questi dolci.
Li ricevo ogni anno, prima di Natale.
Apro la scatola di latta
che racchiude questi semplici dolcetti
che Anna crea apposta per me.
La scatola di latta
diventa clessidra del tempo:
Quando la capovolgo,
scendono le ultime briciole
e la scatola è vuota:
bisogna aspettare un anno
per il nuovo avvento.
Così ho chiesto ad Anna la ricetta
e, con il suo permesso,
sono andato dai Maestri Pasticceri
di Canepa 1862,
con alcuni solluccheri originali,
chiedendo di provare a replicarli.
A saracinesca abbassata,
ho schierato i Pasticceri in fila
e ho dato loro la comunione.
L’ostia,
profana come una torta Sacher,
era il sollucchero originale.
In quell’istante,
musica di Gershwin,
clarinetto fino al settimo cielo
e dodici secondi di sospensione sensoriale
per cercare di comprendere
il segreto del vero sollucchero.
Oggi, nello storico locale di Rapallo,
è possibile gustare i solluccheri
creati dai Maestri Pasticceri di Canepa 1862
su ricetta originale di Anna Ulpts.
Il risultato è ottimo
ma non si riesce ad arrivare
all’eccellenza dell’originale.
Così ogni anno, prima di Natale,
quando apro la scatola di latta,
sacrifico a malincuore alcuni campioni
e il rito della comunione si ripete,
come la prima volta, a saracinesca abbassata.
La musica di Gershwin,
con il mitico clarinetto
è l’ideale colonna sonora dell’assaggio
che lascia sempre tutti d’accordo:
I solluccheri originali di Anna Ulpts
sono insuperabili.
Magari è l’acqua, magari è il burro,
forse è l’aria di Amburgo
oppure, semplicemente, è questione
di quel magico esprit
che allinea, in modo sincronico,
amore e conoscenza.