La simmetria infranta nel dominio dei simboli.
“Simmetrie infrante
nella scienza e nell’arte”
è il titolo di un libro di Giuseppe Caglioti
pubblicato nell’anno 1983.
Il titolo è così affascinante
che ho utilizzato spesso questo termine,
nel dominio dei Simboli del Metodo Logogenesi,
per identificare la forza della simmetria
e la potenzialità racchiusa
nella rottura dello schema,
nella disobbedienza grafica o letteraria
nell’eccezione
che fa filtrare una luce di libertà.
La bellezza del viso
è l’insieme di linee armoniose
e di minime differenze
tra emisfero destro e sinistro.
A volte un semplice neo sulla giuancia
interrompe la simmetria
e fa scaturire un fascino superiore.
Per questo motivo scientifico ed emozionale
il neo di Marilyn Monroe,
insieme alla sua eterna gioventù
è icona universale di bellezza.
I Simboli che si riflettono a specchio
sull’asse verticale
possiedono un fulcro visivo lineare
che percorre l’asse mediana
in attesa di un elemento che si intersechi
capace di catturare lo sguardo e l’attenzione.
Così avviene nella croce, ad esempio,
che unisce la linea orizzontale della materia
con la linea verticale dello spirito
generando il fulcro visivo centrale.
Nei simboli simmetrici sull’asse verticale,
nella riflessione speculare delle linee
nell’equilibrio tra positivo e negativo,
nell’armonia del pieno e del vuoto,
si innesca la variazione minima,
unica e distintiva,
l’imperfezione casuale o voluta
che rivela la sua formula perfetta.
Nasce così la simmetria infranta.