Due strade uniscono la mano sinistra con la destra.
L’articolo di ieri,
parlava di contemplazione,
la capacità di attrarre
nel tempio interiore.
L’articolo esordiva
con una stella primordiale
dipinta oltre tremila anni fa
da un artista
dell’antico Egitto.
Tale stella stilizzata,
nella visione del metodo Logogenesi,
è l’uomo vitruviano di Leonardo
e, più semplicemente,
evoca la persona adulta o bambina
che galleggia nel mare,
per gioco o per qualcosa che va oltre.
Gambe, braccia e mente
sono aperte nelle cinque direzioni.
Questa poesia,
connessa al simbolo della stella,
è stata scritta da me,
non ricordo quando,
ed è stata ritrovata
e letta, per caso, il 32 dicembre
da una persona a me cara.
Per chi lo vuole comprendere,
è proprio così.
Abbraccio.
Ci sono due strade
che uniscono
la mano sinistra con la destra.
La prima è visibile
e passa attraverso i polsi,
le braccia, le spalle, il petto
e il nostro cuore.
La seconda strada è indefinibile
e la sua lunghezza è incalcolabile.
Passa attraverso il cielo,
la terra, il mare
e ti permette di sentire il mondo tra le mani.
Percorrendo questa seconda strada,
scopri che piccolo e grande,
vicino e lontano,
prima e dopo,
sono la stessa cosa.