Simbolo e suono. Le sei note musicali diventano sette.
La connessione tra simbolo e suono.
Non a caso, inizio con il LA,
articolo femminile e nota dell’accordo
che scaturisce dalla vibrazione del diapason
per accordare gli strumenti musicali.
Guido Monaco,
nato probabilmente a Talla,
in provincia di Arezzo,
tra il novecento e il mille
è l’inventore delle note musicali.
L’italia, patria del genio
e fulcro di bellezza,
può sentirsi fiera
anche di questo primato.
Guido, monaco benedettino,
capisce la difficoltà dei suoi confratelli
nell’apprendere e memorizzare
i canti gregoriani.
Come spesso accade,
il problema fa scaturire
la soluzione evolutiva.
Pertanto, Guido prende le sillabe iniziali
dell’inno a San Giovanni Battista
e codifica le prime note.
Le note, in origine, sono sei:
UT, RE, MI, FA, SOL, LA.
Sono queste le parole latine
del canto latino ispiratore:
UT queant laxis
REsonare fibris
MIra gestorum
FAmuli tuorum
SOLve polluti
LAbii reatum
(Sancte Iohannes)
Alla fine del secolo XVI
si aggiunge la settima nota,
nominata SI,
come le iniziali Sancte Iohannes.
È Giovan Battista Doni, in quel tempo,
a sostituire UT con DO,
per motivi armonici di assonanza
o forse, per promuovere
le iniziali del proprio cognome.
La musica gira con ME,
afferma Merula nel motto d’Impresa.
Doni avrebbe apprezzato questa idea
connessa alle due iniziali del Nome distintivo…
Tornando all’invenzione delle note,
quello che per me è più affascinante
è il metodo, la codifica dell’armonia
e la corrispondenza istantanea
tra un’icona essenziale e un suono.
Un segno che trasmette universalmente
un preciso messaggio.
Tale connessione vibrazionale
è presente in senso ampio e profondo
nel metodo Logogenesi
che concentra Visione e valori d’impresa
nel segno unico.
Concludo con la versione della scala musicale
che appare nel libro “Il custode dell’angelo”,
libro perdibilissimo,
assente in tutte le librerie del pianeta
e custodito, in alcune copie, sopra Cala dell’oro.
DO è la generosità.
RE è la maestà delle cose semplici.
MI è il valore singolo.
FA è la passione per il mestiere.
SOL è la luce.
LA è l’universo femminile.
SÌ è l’affermazione del sorriso.
Guido Monaco,
dopo oltre mille anni,
venendo a conoscenza di Cala dell’oro,
del custode dell’angelo
e di questa nobile scala musicale
magari potrebbe sorridere?
SÌ.