Il Paradiso è un cavallo bianco che non suda mai.

Nell’iconografia Logogenesi,
i simboli tratti dal mondo animale,
vegetale, mitologico,
geometrico o virtuale,
sono sempre integrati con altri elementi
che generano uno scatto selettivo
di emozioni e neuro-connessioni positive.

È un processo alchemico
che, grazie alla costruzione
di opportune armonie grafiche,
concentra il focus sugli effetti benefici.

Il falco, ad esempio, non è disegnato
con lo stile particolareggiato
dell’illustrazione naturalistica.

Attraverso la sintesi grafica,
si estraggono le qualità del falco
che riflettono Visione e Valori d’Impresa.

Il falco, quindi,
dimentica la sua rapacità predatrice
e rivela, nel Simbolo creato su misura,
la velocità, la precisione
e l’acutezza del suo occhio,
fulcro visivo
nel quale si concentra l’Attenzione.

Allo stesso modo, il cavallo,
stilizzato ad arte con Metodo Logogenesi,
dimentica la fatica e il sudore,
e rivela la sua nobiltà ed eleganza.
Tali virtù risaltano nella minima dimensione
e nel contrasto del cavallo bianco su fondo nero
che rivela, nella doppia immagine,
la veduta prospettica degli Uffizi
visti dalla loggia sull’Arno.

Ho scritto, in un precedente articolo,
che il giudizio universale del Logo
non avviene alla fine del mondo
ma ORA, in ogni istante.

È infatti il grande pubblico
a posizionare il Logo d’Impresa
all’Inferno o in Paradiso.

Adriano Celentano,
ai tempi di “Azzurro“,
in un dialogo notturno con Paolo Conte,
ha questa divina intuizione:

“È più bello cavalcare senza sella,
così, a pelo.
Però si suda.
Il cavallo galoppa,
i pantaloni si inzuppano
e ti si incollano addosso…
Ecco!

Il Paradiso è un cavallo bianco
che non suda mai.”

Mi permetto di utilizzare questa frase,
connessa in senso ampio
alla qualità selettiva,
come titolo memorabile di questo articolo.

Sergio Bianco #logogenesi