Il visionario traccia spirali oltre la linea che cerchi.
L’uomo compasso è un visionario
che traccia spirali
ben oltre la linea che cerchi.
Ho ritrovato un appunto
scritto su un taccuino da viaggio
insieme allo schizzo di questo quadro
che poi ho dipinto su tela.
Il testo racconta
di alibi arrugginiti e dice così:
“L’origine è un punto.
Centro di vita, forza ed energia.
Allarghiamo le braccia
verso nuovi orizzonti
e viaggiamo
con un’anima di ferro
stropicciata e flessibile,
aperta verso l’arte
di cambiare forma e idea.
A volte non saremo
dove siamo attesi
ma leggermente oltre,
con un raggio più ampio,
così che i nostri alibi,
tramati di ruggine,
siano dipinti impressionisti
di colori in fiore.”
Il compasso visionario
è una persona da rispettare
e amare per quello che è.
Uomini d’Impresa
come Adriano Olivetti
hanno unito tecnologia e cuore,
arte e senso di appartenenza
tracciando spirali evolutive
con una visione olistica.
Riguardo al presente,
il primo esempio di uomo compasso
che mi viene in mente
è Fiorenzo Bandecchi,
pioniere, insieme a Enrico Ciacchini,
nella costruzione di interni
per yacht e dimore di prestigio.
Yachtline1618, la loro Impresa,
unisce l’eccellenza
della falegnameria artigiana
a brevetti d’ingegno
e alta tecnologia.
Un dna di conoscenza e mestiere
che si tramanda da quattro generazioni
fino a formare un gruppo
e un metodo di lavoro
unico al mondo.
Il babbo di Fiorenzo
si chiamava Giuseppe
e faceva il falegname.
Questo spiegherebbe i miracoli
che invece derivano semplicemente
dalla visione olistica
dell’uomo compasso.
Riguardo alla ruggine
c’è un’àncora nel punto estremo
di un quartiere di Camogli
denominato “isola”.
La ruggine crea nel ferro
sculture naturali
che fioriscono grazie al sole,
alla luna, alle stelle,
al vento e alle onde del mare
che, nei giorni di tempesta,
travolgono l’àncora
e la impregano
di sostanziale energia.
Ciò che è oltre
il punto d’origine
crea la bellezza
di ciò che Ora è Qui.
Nella visione ad ampio raggio
la bellezza si manifesta ben oltre il punto d’origine.