Scritti di Sergio Bianco nel dominio dei Simboli.

Visione selettiva e limitazione dei numeri doppi

 

L’orologio digitale
è formato da due coppie di numeri
che scandiscono ore e minuti.
Il primo attimo fuggente
è contrassegnato da 00.01
fino ad arrivare a 24.00,
lo scoccare della mezzanotte.
La giornata di 24 ore
è composta da 1440 minuti,
il tempo imparziale,
a disposizione di tutti
e per tutti uguale,
dai manager più indaffarati
ai filosofi dell’ozio latino.

Sul display dell’orologio digitale
appaiono, a volte, i numeri doppi.
Sono numeri che si ripetono in coppia:
01.01, 02.02, 03.03 ecc.

Alcune persone conferiscono
valore particolare ai numeri doppi
poiché associano ad essi
la connessione con presenze angeliche,
maestri spirituali,
cari familiari o amici scomparsi che,
attraverso il numero doppio,
si manifestano per caso sincronico
nella realtà esistenziale dell’individuo
suggerendo una direzione,
confortando riguardo a una scelta,
illuminando la via da intraprendere,
colmando un vuoto
e mitigando la solitudine di chi resta.
La ricerca di un significato
nel numero doppio
rivela l’intima predisposizione
a sentire l’immateriale,
la ricerca di un dialogo immaginato
che va oltre la razionalità del visibile.
Occorre quindi avere grande rispetto
per le persone che, con animo puro,
credono in queste manifestazioni
al punto di scrivere e forgiare
in questa maniera, la loro realtà.
Alcuni se ne accorgono con curiosità,
altri con progressiva frequenza
altri, infine, ci credono con convinzione.

I numeri doppi
appaiono in diverse circostanze:
nel contrassegnare un prezzo,
nell’identificare la camera di un albergo,
nella somma di un conteggio,
nel segnalare un civico,
nella data di un evento…
Di fronte ai numeri infiniti
ho scelto il display dell’orologio digitale
proprio per far capire
in modo esatto e matematico
la possibilità esigua
del numero doppio di manifestarsi
in relazione alla notevole possibilità
di non manifestarsi.
Infatti, nella mia visione,
chi rimane concentrato
nei numeri doppi,
può restare anche ingabbiato in essi
e, di conseguenza,
avrà poco da guadagnare e molto da perdere.

Facendo un rapido calcolo,
su 1440 possibilità,
il numero doppio appare 24 volte,
ammesso che la persona
sia sempre pronta a coglierlo al volo.
Nell’arco della giornata
ci sono quindi 1416 numeri normali
contro 24 numeri doppi.

La coincidenza del numero doppio
è una soglia minima
e rappresenta il limite del 24
rispetto alla pienezza del 1440.

La visione selettiva
concentra l’attenzione esclusivamente
su quello che si cerca
e quindi si desidera vedere.
Cerchi un furgone rosso?
Ebbene, gli altri modelli di auto,
e gli altri colori scompariranno
dal tuo radar percettivo.

Mi piace pensare che
il collegamento con qualcosa di superiore
avvenga sempre, a tempo pieno
e che occorra la massima attenzione
verso i segnali.
Attenzione con la A privativa,
significa senza tensione:
totale relax e presenza nel Qui e ora.

La magia avviene nel quotidiano
ed è meglio allenarsi
a cogliere i segni
in ogni circostanza
e a meditare nelle metropolitane,
nei campi da tennis
e nei negozi di frutta e verdura
più che nelle grotte degli asceti.

Il Simbolo creato ad arte
in virtù dei codici della Logogenesi
vibra nell’istante sincronico,
nel qui e ora.
L’icona unica risuona con la sua frequenza.
Questo afferma la formula del SONOS,
l’incrocio magico delle 25 lettere palindrome
disposte su cinque righe.
(Per approfondire entra in azione
e leggi il libro Logogenesi).
Il Simbolo ha quindi il potere
di risvegliare visione e valori,
potenziare le qualità migliori dell’Uno
in relazione con l’Uni-verso,
attivare le forze invisibili
attraverso la sintesi del segno unico.
Non esiste limite di tempo.
Non esiste 24 su 1440.
Il logo comunica sempre,
nel bene e nel male.
Per questa ragione
è così importante
che non sia sbaragliato in fretta
e approvato senza conoscenza.
Per questa sacrosanta ragione
è così importante che sia creato ad arte.
Quello che sembra, a tutti gli effetti,
una magìa
e solo il metodo pragmatico che la genera.

Sergio Bianco #logogenesi

Un pensiero riguardo “Visione selettiva e limitazione dei numeri doppi”

  1. Nicola Pisani ha detto:

    La magia della vita non risiede nei momenti consacrati ma nella capacità di cogliere il miracolo in ogni istante.

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