Soli intramontabili che illuminano alberibelli
5 giugno 1989.
Pechino, Piazza Tienanmen.
La scena,
ripresa dai reporter occidentali,
immortala un giovane studente,
pantaloni neri e camicia bianca,
che fronteggia un carroarmato
dell’esercito cinese.
Il carro si arresta dinnanzi a Lui.
Il carrodisarmato
si arresta di fronte al giovane
armato di incoscienza.
Siamo nel pieno della protesta
contro il governo cinese.
Chi è l’eroe?
Lo studente o il soldato?
Il giovane studente
era visibile agli occhi del mondo.
Chissà che fine ha fatto quella sera?
L’altro,
il soldato alla guida del carroarmato,
avvolto nella sua crisalide d’acciaio,
era invisibile agli occhi del mondo
ma la domanda è la stessa:
Chissà che fine ha fatto quella sera?
Mi piace pensare
che il giovane studente
e il soldato del carroarmato,
in modi diversi, siano entrambi eroi.
Sono stati il bianco e il nero
dello stesso Simbolo.
Senza fare male a nessuno,
(tranne che a se stessi)
senza gettare pietre o estintori
si sono ribellati.
Non hanno obbedito alle regole
ma alla legge della loro coscienza.
In questa scena simbolica,
l’uguaglianza
prende il sopravvento sulla diversità.
Ciò che accomuna
prevale su ciò che separa.
Magari i due si conoscevano.
Magari, in quella circostanza
si sono sentiti
semplicemente fratelli.
In ogni caso, alla sera
entrambi erano soli.
Soli intramontabili
che illuminano alberibelli.
Sergio Bianco, Logogenesi