Delfino di Dudovich. I capelli ramati della Venere
Il delfino rosso di Dudovich
è un manifesto memorabile
creato dall’artista nel 1922
per la fiera campionaria di Rimini.
La figura femminile,
collega il delfino rosso
con il Nome “Rimini”
espresso con un lettering
compatto ed elegante.
I capelli ramati, mossi dal vento,
evocano la nascita di Venere del Botticelli,
capolavoro che ha origine
dalla conchiglia del mare.
La evocano in modo elegante,
intelligente, sottile,
senza fare uso di un pacchiano copia e incolla
senza cuore né testa.
La giovane donna,
con il suo fascino confidente,
nobile e sereno,
è il punto di contatto
che rende possibile ogni magia,
purchè si manifesti
in quel luogo di vacanza
così ricco di vita.
Nell’immagine di Dudovich
nulla è impossibile:
non c’è pericolo di cadere,
c’è solo bellezza naturale,
fantasiosa armonia
e il risalto del rosso,
colore dell’amore e della passione.
Rimini, nel capolavoro dell’artista,
si cristallizza nell’aria
come la primavera dell’anima.
Mi sono ispirato
a questa opera di Dudovich
per disegnare,
nello scorso millennio,
il marchio di un Parco
affacciato sul mare
della Riviera Ligure.
Il Simbolo
rappresenta un bimbo
in groppa ad un delfino.
Il bimbo, nella sua semplicità,
mostra la natura divina
allo stato primordiale.
Il bimbo è assorto,
concentrato nel suo gioco,
in equilibrio nel suo mondo.
Il delfino,
da sempre amico dell’uomo,
descrive nel suo salto
l’arco della Liguria.
La doppia striscia identifica
la terra e il mare.
Il nostro fanciullo
è seduto nell’area geografica
corrispondente al Parco.
Il ramoscello d’olivo,
cinto intorno al capo
e la conchiglia “musicale”
entro la quale egli soffia,
sottolineano
il bilanciamento armonioso
tra l’essere umano e la Natura
che in questo luogo si rivela,
nella sua meraviglia,
nuda e incontaminata.